Derrick Rose nominato Rookie of the Year

Come previsto Derrick Rose ha vinto il premio di Rookie of the Year.Il giocatore dei Bulls ha così coronato una stagione molto positiva non solo a livello personale.Le sue cifre sono state di 16.8 punti,6.3 assist e 3.9 rimbalzi che hanno contribuito a portare Chicago ai playoff con la settima piazza ad est.Rose è stato anche convocato per il Rookie Challenge e nell’All-Star Weekend ha vinto lo Skills Challenge.Derrick Martell Rose è nato e cresciuto nel Southside di Chicago come un suo collega che milita nei Miami Heat cioè Dwyane Wade.La vita per lui non è stata facile.E’ l’ultimo di quattro figli che la madre Brenda faceva fatica a mantenere.Cresciuto con il mito dei Bulls e quindi di Michael Jordan si è sin da piccolo appassionato al basket anche grazie ai fratelli maggiori che lo portavano con loro a giocare al campetto.Nel 2003 entra all’high school precisamente nella Simeon High in cui tiene medie di 21.1 punti,8.2 assist e 6.2 rimbalzi che gli permettono di vincere nel 2007 Mr.Basketball of Illinois e sempre in quell’anno di giocare il McDonald’s All American Game.A reclutarlo è l’università di Memphis che vede in lui delle ottime qualità.Nel suo unico anno con i Tigers mette cifre di tutto rispetto cioè 14.9 punti,4.7 assist e 4.5 rimbalzi portando i suoi alle Final Four.Nella semifinale si sbarazza di UCLA,ma nella finale Rose sbaglia i liberi decisivi con la partita ormai in pugno per Memphis.Kansas riesce a pareggiare e portare la gara all’overtime in cui i Jayhawks la spuntano 75-68.Derrick si sente il principale colpevole della sconfitta e decide di dichiararsi per il draft 2008.A chiamarlo sono i Chicago Bulls,la squadra della sua città,con la numero 1.Per Rose è un giorno indimenticabile.Non solo è entrato a far parte della lega di basket più importante al mondo,ma indosserà la maglia che è stata dei suoi idoli quando era bambino.Sceglierà appunto il numero 1 che corrisponde alla sua chiamata al draft e ottiene la piena fiducia di coach Vinny Del Negro che lo lancia in quintetto fin da subito.Rose risolleva le sorti dei suoi guidandoli fino ai playoff.Le prime due gare di post season hanno dato segnali forti sul suo immenso talento.In gara-1 ha messo 36 punti e portato i Bulls alla vittoria.In gara-2 è sceso il suo contributo dovuto principalmente ai problemi di falli e alla serata fantastica di Gordon.Forse quello che ancora gli manca è la personalità e soprattutto la costanza che nei momenti cruciali vistosamente assente.Secondo tutti gli esperti ha evidenti margini di miglioramento e potrà diventare una stella di primo livello in futuro battagliando contro giocatori come Deron Williams,Chris Paul e Rajon Rondo per il ruolo di miglior play della lega.Non resta che augurargli una gloriosa carriera che gli farà dimenticare quei maledetti tiri liberi sbagliati nella finale di San Antonio.
Fonte "Mondo NBA"

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