Via alla follia di marzo Hackett vuole stupire

Scatta il torneo a 64 che culminerà dal 4 aprile nella Final Four di Detroit in cui si assegna il titolo Ncaa. Gli States, dopo i pronostici del presidente Obama che scommette su North Carolina, attendono il verdetto, ma quest'anno mancano le grandi stelle. I Trojans dell'azzurro vogliono passare il primo turno e andare più avanti dei rivali cittadini di Ucla
La "March Madness", la follia di marzo, può cominciare. Dopo che anche il presidente Barack Obama ha fatto il suo pronostico, alle 17.20 ora italiana si alzerà la prima palla a due del torneo a 64 Ncaa edizione 2009, destinato a culminare nella Final Four di Detroit che scatta il 4 aprile. Un torneo più povero di talenti che in passato ma con un pizzico di Italia, vista la presenza di Daniel Hackett e della sua Usc.
Considerando che il draft Nba dovrebbe essere il più scarso del decennio, al torneo di quest'anno mancano i grandissimi talenti. Ci sarà comunque la probabile prima scelta assoluta di giugno, Blake Griffin (21,9 punti e 14,3 rimbalzi di media in stagione), che con Oklahoma cerca un posto al sole nel tabellone Sud. In campo pure James Harden (20,8 punti di media), possibile seconda scelta assoluta anche se la sua Arizona State non gode di molto credito, e il centro tanzaniano di Connecticut Hasheem Thabeet, 13,7 punti e 10,9 rimbalzi in stagione. Fuori invece Stephen Curry, guardia multiuso di Davidson, Greg Monroe di Georgetown e Patrick Patterson di Kentucky, tutti probabilmente tra i primi dieci a giugno.
Quattro teste di serie alla Final Four ci sono arrivate solo l'anno passato. In questa edizione tocca a Louisville (Midwest), Connecticut (Ovest), North Carolina (Sud) e Pittsburgh (Est) tentare di tener fede ai favori del pronostico. I Tar Heels godono dei favori presidenziali, debuttano contro Radford ma devono sperare di recuperare il play Ty Lawson (che salterà la prima partita per un problema all'alluce del piede destro infortunato in allenamento il 6 marzo) per sperare di vincere il titolo, visto che sono inseriti in una delle parti più difficili del tabellone. Blake Griffin e Oklahoma, numero 2, promettono battaglia, così come Syracuse (numero 3) e Gonzaga, tra le squadre più in forma. In campo anche Jeff Jordan, figlio del grande Air, comprimario a Illinois. A Ovest la finalista dovrebbe uscire tra Connecticut e Memphis: gli Huskies si affidano al talento di Thabeet; i Tigers, numero 2, hanno la miglior difesa. Attenzione però a Missouri, che sotto coach Mike Anderson ha imparato con profitto a giocare a ritmi infernali. Incertezza a Est, dove Pittsburgh ha il numero 1, ma deve recuperare il play Levance Fields (7,6 assist in stagione) per sperare di andare fino in fondo, visto che DeJuan Blair da solo sembra non bastare. Duke è pronta ad approfittarne con suoi "Big Threes" Singler, Henderson e Scheyer (tutti oltre 15 punti di media) e sulla saggezza di coach Mike Krzyzewski (che ha guidato gli Usa all'oro olimpico), ma dovrà guardarsi dalla vincente tra Villanova e Ucla, verosimilmente di fronte già al secondo turno. Nel Midwest non c'è solo Louisville, trascinata al numero uno dall'ala Terrence Williams. Wake Forest sembra avere il roster potenzialmente migliore potendo contare su Jeff Teague, Al-Farouq Aminu e James Johnson, destinati, quando decideranno di lasciare il college, ad una chiamata nel primo giro al draft Nba. Kansas a inizio anno ha faticato, poi si è ripresa vincendo la Big 12. Michigan State sogna di arrivare fino in fondo per giocarsi la Final Four a Detroit, in casa propria, ma già nel secondo turno potrebbe doversi guardare da Usc.
Southern California, infatti, potrebbe essere una delle sorprese di quest'anno. I Trojans fanno affidamento sulle giocate della matricola DeMar DeRozan, uno dei migliori freshman dell'anno con 13,6 punti di media, capace di trascinare la squadra alla sorprendente vittoria nel Pac-10. Daniel Hackett è la stella numero 2, e certamente uno dei giocatori più carismatici a disposizione di coach Tim Floyd. Usc comincia venerdì contro Boston College, e passare il primo turno sarebbe già un traguardo prezioso, e alla portata. Se poi i Trojans giocassero come nel finale del Pac-10, battere Michigan State al secondo turno darebbe loro il titolo di grande sorpresa del torneo. Sperando ovviamente che i rivali (a Los Angeles) di Ucla non vadano più avanti.
Fonte Gazzetta dello Sport articolo di Davide Chinellato

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