Il miracolo dopo la tragedia

Ecco la storia dei Phantoms, squadra liceale canadese che un anno fa ha perso sette ragazzi in un incidente stradale: 12 mesi dopo, pur sfavorita, ha vinto il campionato regionale. "Vittoria di tutti, anche di chi non c'è più"
Un pullmino che viaggia sulla strada ghiacciata, a sud di Bathurst, nel Nuovo Brunswick (estremo est del Canada). Va forte, troppo forte. L'autista perde il controllo e sbatte addosso a un tir, proveniente dalla direzione opposta. Un botto frontale, violentissimo. Dentro il pullmino c'è una squadra di basket liceale: i Bathurst Phantoms, di ritorno da una partita. Muoiono sette ragazzi, più la moglie dell'allenatore. Una tragedia. Questo, un anno fa, il 12 gennaio 2008. Dodici mesi dopo la stessa squadra, grazie ai nuovi innesti, ha fatto il miracolo: vincere il campionato regionale.
I "ragazzi in rosso" di Bathurst all'inizio di questa stagione non erano considerati tra i favoriti. In Canada forse conoscono il Grande Torino, che dopo la Tragedia di Superga del 1949 ha dovuto aspettare 27 anni per rivincere lo scudetto. Quindi non si dava molto credito ai Phantoms, che prima dell'incidente, comunque, non erano mai stati protagonisti. Invece, piano piano, grazie ai nuovi innesti, la situazione è cambiata. In meglio.
Ventisei vittorie consecutive. Fino all'ultima, sabato scorso, contro i Campobello Island Vikings. Davanti a 1500 spettatori urlanti e in lacrime: tutti in maglia rossa, con la scritta sul petto "Never forget". "Mai dimenticare", riferito ai sette ragazzi morti un anno prima nell'incidente stradale. Un 82-50 senza storia, da dedicare anche al nuovo allenatore, Alan Doucet, ricoverato in ospedale per un attacco di cuore.
Chi non aveva dimenticato i sette compagni scomparsi tragicamente (oltre ai membri del gruppo creato appositamente su Facebook) era Bradd Arseneault: uno dei due sopravvissuti allo schianto. Lui è stato nominato Mvp della finale. Le parole più efficaci, comunque, le ha pronunciate un altro giocatore dei Phantoms, la guardia Alex Robichaud: "Siamo riusciti a rendere possibile l'impossibile. Non pensavo di arrivare fin qui. È la vittoria di tutti, anche di chi non c'è più". E dalla tragedia è nato il miracolo.
Fonte "Gazzetta dello Sport" articolo di Alessandro Ruta

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