Dunx… è flying basketball

Purtroppo, quando incrocio certe notizie sul web, mi accorgo di come, inesorabilmente, gli anni scivolano via, di come sono lontano anni luce dalle nuove generazioni e dalla loro ricerca di qualcosa che gli faccia uscire dai canoni di oggi.
Concentrato in modo quasi maniacale su quello che è stato ed è tutt'ora il basket per me, difficilmente mi ritrovo a commentare e a trovare quelle variazioni di un movimento che è decisamente più grande e ricco di quello che viene presentato nelle palestre ai nostri ragazzi.
Questo è un bene o un male?
Credo che in questo preciso momento, focalizzando l'attenzione su quello che sta avvenendo al basket di casa nostra , anche in considerazione degli ultimi recentissimi contraddittori episodi (la strabiliante vittoria di Siena sul CSKA in Eurolega, quella della Benetton in terra turca in Eurocup, le convocazioni di Recalcati per il raduno a Piacenza, si contrappongono alla quasi certa eliminazione di Roma dall'Europa, l'episodio di Bologna, in cui si è giocato un ultimo minuto irreale, con timer fermati, time out chiamati in ritardo, tempo di gioco approssimativo e ovviamente contato “a mano” e non dimentichiamo l'invasione di campo durante l'allenamento della Eldo Caserta in cui sono uscite parole irreali " Qui siamo a Caserta e non scherziamo. Ci siamo fatti duemila chilometri per venire a Milano a vedere la vostra merda: se perdiamo ancora contro Treviso, domenica, nessuno esce dal palazzetto. Se andiamo in Legadue, ci andiamo a modo nostro ...") ricercare delle nuove sfumature possano arricchire ed avvicinare nuova linfa al movimento cestistico nazionale.
Così oggi trovo questo post sul BlogMag, un breve scritto che parla di Dunk....cos'è sta roba?
Dovrebbe essere un nuovo sport, parlo al condizionale perchè risulta essere sulla falsa riga dello Slamball (di cui avevo parlato molti post fa, che ha fatto, pare, il suo tempo in Italia, dopo che Italia 1, la fatta conoscere con alcune partite sul proprio canale, qualche mese orsono).
“Dunx è uno sport freestyle portato alle estreme conseguenze a livello di spettacolarità e di democraticità. Sì, democraticità, per la possibilità per tutti coloro che lo giocano di compiere il gesto atletico che nel basket è esclusività di pochi eletti.”, dice uno dei creatori del game che promette di contagiare l’intera penisola.
Dunx quindi mette la x di estremo alla schiacciata, dunk in inglese, cioè la giocata più coinvolgente del basket. “Sicuro, pensate a che gioia si potrà provare schiacciando con il canestro sotto la propria testa come Kobe Bryant”. Tutto questo è possibile perché Dunx è giocato su un campo di larghe dimensioni, circa 500 mq, con due canestri alle due estremità (proprio come il basket tradizionale) in prossimità dei quali sono collocati tappeti elastici su cui i membri delle due squadre (4 per ciascuna) saltano per volare a canestro. “Dunx è uno sport originale, un basket in cui il contatto fisico è un ulteriore elemento di spettacolo. Tutti gli atleti, grazie ai trampolini elastici presenti sul campo, riescono a compiere evoluzioni e gesti atletici a dir poco incredibili e a ostacolarsi in volo creando un intrico di azione avvincente”.
"Volare sì, e gratis, sarà possibile: ma su un campo da basket. Lo sport unisce il basket tradizionale ad altre attività come parkour, skate, snowboard e bmx.
Verrà lanciato tra il 20 e il 22 febbraio al TIMtribù Village di Ostia scelto appositamente per il lancio e per lo sviluppo successivo del gioco proprio per la credibilità che si è guadagnata nel mondo street e giovane. Lì è fissato l’epicentro della deflagrazione buona di Dunx.
“Un gioco come Dunx è anche e soprattutto un fenomeno di aggregazione che potrà portare molti ragazzi lontano dalla cattiva strada, dando loro un’attività sana da fare. Non a caso abbiamo pensato di lanciare in Italia Dunx partendo proprio da Ostia, dove un’area degradata e lasciata per troppo tempo preda di spaccio, microcriminalità in cui i ragazzi non avevano spazi ricreativi è stato riqualificata."
Un importante gesto per sottolineare come Dunx vuole essere vicino a giovani, quelli veri, quelli che escono di casa e non hanno di meglio da fare. Dunx, perché no, potrebbe trasformarsi per loro anche in un nuovo volo fuori dalle brutte storie. Per il pubblico del TIMtribù Village l’impressione sarà quella di assistere ad un enorme videogame umano, in cui la palla e le emozioni non si fermano mai, si rinnovano ad ogni azione e ad ogni schiacciata. Inutile dire che siamo di fronte ad una nuova disciplina che stravolge le regole convenzionali dello sport, dando vita ad un mix di agonismo e spettacolo.

Ringrazio vivamente per l'aiuto BasketGound.it (altrimenti col cavolo che riuscivo a scrivere questo post)

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