Meneghin lancia la sua accusa: "Troppi stranieri nel nostro campionato". Il ct azzurro Recalcati frena

A tuonare è una delle voci più autorevoli nel mondo del basket italiano, poichè è quella del grande DINO MENEGHIN (Una carriera spettacolare, ecco le cifre: 15 anni a Varese, 10 a Milano e 3 a Trieste, con 836 partite e 8580 punti realizzati), ora commissario straordinario della Federbasket. Le dichiarazioni di queste ore sono davvero forti e destinate a suscitare grande scalpore. "Mito Dino" (il secondo italiano, dopo Cesare Rubini, stratega del Simmenthal Milano, a essere ammesso alla "Hall of Fame" del Massachussets, l'"Arca della Gloria" che ospita i più grandi) lancia l'allarme sulla presenza eccessiva di stranieri nel campionato italiano e invita le Società a coltivare di più i settori giovanili e a puntare sui giovani nostrani.
"Le squadre senza italiani non mi piacciono". Chiaro il riferimento alla corazzata senese, la Montepaschi, capolista del campionato italiano ma composta quasi interamente da giocatori stranieri (a parte Marco Carraretto e pochi altri giovani), anche se non viene nominata espressamente nelle parole rilasciate alla stampa. DINO MENEGHIN si schiera contro il dominio straniero nel campionato italiano: ' Si tratta di trovare il giusto compromesso con un po' di buon senso tra la volonta' di investire degli imprenditori che cercano risultati con i propri club e un regolamento che metta in grado i giocatori italiani di esprimersi al meglio. In questo caso bisognerebbe prendere esempio dal tanto criticato calcio. Li i giocatori fanno a cazzotti per una maglia azzurra. La Nazionale e' la squadra piu' importante'. Un grido d'allarme quello del Commissario Straordinario della Federbasket, il quale invita le società ad un maggiore equilibrio, ma anche gli organi competenti a cercare di attuare delle modifiche regolamentari che mettano i giocatori italiani nella stiuazione più favorevole per potersi esprimere. Se Meneghini usa toni forti per richiamare l'attenzione su quella che è, evidentemente, un'inflazione di stranieri, è invece piu' conciliante il giudizio di un altro importante personaggio del basket italiano, ovvero il ct della Nazionale azzurra, CARLO RECALCATI, che ha parlato nella stessa conferenza stampa di Meneghin, al Trofeo delle Regioni in corso a Montecatini Terme: 'La situazione di Siena – ha così spiegato– va valutato a 360 gradi e sicuramente e' da giudicare come positivo. E' vero, hanno molti stranieri, ma investono anche molto nel vivaio, tanto e' vero che non sono affatto pochi i giocatori cresciuti a Siena che ora militano nei diversi Campionati italiani. Il problema, semmai, e' da ricercarsi in quelle squadre che, a differenza di Siena, investono su giocatori stranieri mediocri che poco possono dare al nostro basket e che tolgono spazio ai nostri talenti'. Quindi, diversa l'opinione del coach azzurro che individua il problema fondamentale nelle scelte sbagliate di mercato. Meno stranieri ma buoni, insomma, in modo tale che lo spazio occupato da stranieri mediocri possa invece essere il trampolino di lancio per giocani italiani rampanti. Cambiare le regole del gioco, ecco il messaggio che il selezionatore azzurro lancia alla Federazione: 'Con opportune modifiche ai regolamenti potremo avere squadre di club competitive in Europa ed una Nazionale forte. Inoltre non dobbiamo vergognarci di copiare altre Nazioni: in Spagna e Grecia i giocatori della Nazionale sono rispettati e trovano il giusto spazio'. Voi ritenete che Recalcati abbia ragione oppure avallate il pensiero più forte espresso dal grande Meneghin?.
Fonte "City Sport"

Commenti

  1. Ho sempre rispetto e ammirazione per i coach....si basket come di altri sport...io ne conosco centinaia da quando faccio il cronista di calcio....buon lavoro e buon anno

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  2. Anch'io sono sempre stato per questa linea, ma da sportivo capisco anche le ambizioni di una squadra come siena che vuol primeggaire non solo in Italia ma anche in europa.Se un Marco Mordente mi costa più di un Henry Domercant a causa del suo status privilegiato di italiano, allora non mi va più bene..... i giocatori più pagati devono essere i più bravi, non quelli con un passaporto piuttosto che un altro.Sarebbe l'ora che i giocatori nostrani iniziassero a lavorare forte per tornare al livello che gli compete..... altrimenti è bene che stiano a sedere in panchina o che avdano a giocare in LegaDue.

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