Ragazzi così proprio non va!!!!!

Tecno Futura - Basket Trezzano 63 -65
Tecno Futura: Cornalba 9, Pirro 2, Tornotti 6, Lingeri 19, Pasi , Lissi , Musto 21, Oldani 2, Aina, Cislaghi 4. All. Ramaioli. Ass. Santambrogio
Basket Trezzano: Kisonga 19, Fantini, Franza 4, Tavassi 5, Cavallaro 1, Gomarasca 4, Negrini 17, Bukatuka ne, De Rosa 15, Patrone . All. Guastalla
Un déjà vu interminabile, lungo 40 minuti di gioco effettivi, quello visto al PalaBià giovedì sera. In campo il ricordo di una stagione fallimentare, la passata, gli interpreti gli stessi, tranne le novità del mercato estivo.
Ma tutto aveva il sapore di roba vecchia, già vista e vissuta, una “non squadra” che nei momenti importanti della partita, lascia a casa testa, cuore ed attributi, lasciando del tutto basiti gli ormai tanti sostenitori che in queste settimane si stanno avvicinando alla nostra squadra.
Nostra per chi legge e sicuramente per chi scrive, ma forse non ancora entrata nella mente dei giocatori abbiatensi, che incuranti che sulle maglie bianche/azzurre, non sono riportati i loro singoli nomi, ma quello di una società, di una squadra e di una città, da qualche partita a questa parte scendono in campo con uno spirito ed una mentalità che riporta ai momenti meno gloriosi del nostro recente passato.
Con tutto il rispetto per il Trezzano Basket, arrivato alla Scarioni per giocarsi la partita a viso aperto, sono innumerevoli i demeriti della squadra di casa, che è riuscita, con un colpo di spugna, a dilapidare un vantaggio di +17 a metà del secondo quarto, dettato sì dal gioco e dalla volontà di un gruppo forte, ma a dimostrazione di un’altrettanta fragilità nei momenti importanti della partita.
Un primo quarto, importante, intenso, giocato come mai sino ad adesso, gli ospiti rossoblu sono letteralmente sorpresi da una squadra tonica e brillante, che nella difesa a tutto campo riesce ad esprimere un gioco fluido e mette a referto, tutti i giocatori messi in campo da coach Ramaioli.
Musto e Lingeri sono le spine nel fianco della difesa ospite, con penetrazioni potenti e precise, tramutando in punti tutti i palloni recuperati dalla difesa pressing e variando intelligentemente il loro gioco offensivo, coadiuvando i compagni, inserendoli nei loro spunti offensivi, permettendo così anche delle efficaci conclusioni da fuori.
Nemmeno le rotazioni effettuate per far rifiatare il quintetto, lacera il gioco che, anzi , continua a portare fieno in cascina e chiude il quarto con un vantaggio veramente rassicurante (26 -12).
Nel secondo quarto gli ospiti per arginare l’emorragia difensiva ed imbrigliare le penetrazioni biancazzurre, optano per la zona 2-3, che però li fanno sprofondare al fatidico -17 di metà quarto, il nostro punto di non ritorno.
Da qui, da questo preciso momento, quando ormai gli occhi di tutti i tifosi e dirigenti abbiatensi, brillavano della gioia di vedere finalmente una squadra di basket “vera” , che scatta la molla.
Certo che Trezzano non sta a guardare: coach Guastalla , per tutto il quarto, ha rivoluzionato quintetti, assetti difensivi per venire a capo di una situazione veramente compromessa, ma la luce che aveva illuminato sino al quel momento la Scarioni, comincia ad affievolirsi
Mettiamoci anche dei fischi arbitrali mancati e una pressione sui 28 metri degli ospiti che si fa più decisa e convinta così da permettere di ridurre lo strappo a -9 all’intervallo (41-32).
Nei primi minuti della ripresa ci si rende conto immediatamente che la luce si è definitivamente spenta: in una difesa, che definirla tale, sarebbe una vera e propria bestemmia, i padroni di casa lasciano che le buone individualità degli ospiti emergano in modo prepotente.
E’ Negrini, alla fine 17 punti per lui, coadiuvato da un’altrettanto ispiratissimo Cavallaro , che in questo frangente si trasforma nell’incarnazione di Magic Johnson, a costruire la rimonta di Trezzano e con l’aggiunta dell’angolano Kisonga, che tanto ha scaldato i cuori dei tifosi in tribuna, che ne mette 19 , solo perché litiga parecchio con il canestro ( al contrario saremmo qui a commentare una vera e propria disfatta), dando però dimostrazione di una fisicità e determinazione senza uguali, dominando letteralmente nel pitturato.
La Tecno Futura non c’è più in campo, sparisce letteralmente dal gioco, lascia le redini in mano agli ospiti, dimostrando una capacità di reazione inesistente, accusando passivamente in difesa e non costruendo nulla di buono in attacco. In questo frangente, anche le individualità dei singoli, si sciolgono come neve al sole, incapaci di una minima reazione e portando solo 8 punti totali nel quarto (8-16 il parziale).
I padroni di casa rimangono comunque in vantaggio di una lunghezza all’avvio dell’ultimo e decisivo quarto, ma Trezzano continua a trovare varchi sino a conquistare un vantaggio di 5 lunghezze a poco più di 2 giri di lancette dalla sirena.
La Tecno Futura si risveglia per un attimo assesta un violento contro-parziale lampo di 8-0, con due giochi da tre punti consecutivi, frutto però, più della csualità che da un gioco ben organizzato. Sul +3, e a poco più di un minuto dal termine, Negrini viene inspiegabilmente dimenticato sul perimetro ed il mattatore della rimonta trezzanese, ringrazia mandando a bersaglio la tripla del pareggio.
Sul possesso successivo Abbiategrasso rimette la testa avanti dalla lunetta ma, dopo un paio di banali palle perse per parte, sono i rossoblu ad avere tra le mani il possesso decisivo con 24" da gestire.
La palla viene fatta gestire intelligentemente dal solito Negrini, che questa volta cerca e trova la penetrazione in area pitturata subendo fallo, ma Abbiategrasso non ha ancora il bonus e gli arbitri concedono la rimessa.
Trezzano chiama minuto per disegnare uno schema risolutivo, che prevede una serie di blocchi per liberare uno dei suoi tiratori.
Ma è la Tecno Futura ci pensa da sola a complicarsi la vita, raddoppiando inspiegabilmente in punta l’uomo con palla e 7 metri dal canestro e lasciando completamente libero De Rosa, non uno qualunque ed autore sino a quel momento di 12 punti, fuori dalla linea dei tre punti a 4" dalla sirena.
La guardia trezzanese, quasi incredula dall’occasione regalata, si alza in sospensione e tira infilando il canestro del +2.
Immediato il “time out” di coach Ramaioli, per garantirsi, almeno la possibilità di provarci sino alla fine: ma quello che poi si è visto in quegli ultimi 4” di gioco non è altro che una preghiera dal cerchio di centrocampo allo scadere, dimostrazione della scarsa lucidità dimostrata sino a quel momento.
Trezzano esce così corsara dal PalaBià , conquistando 2 punti preziosissimi e mantenendosi nella zona medio-alta della classifica, quella che vale i playoff, mentre Abbiategrasso, rivede purtroppo, gli spettri della passata stagione

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