Paralimpiadi: C'è Israele, l'Iran se ne va

Dopo l'episodio del mese scorso a Pechino 2008, quanto un nuotatore iraniano si rifiuto' di entrare in vasca per non gareggiare al fianco di un israeliano adducendo un'indisposizione fisica, la storia sembra ripetersi anche alle Paraolimpiadi in corso nella capitale cinese.
La tv "Australian Broadcasting company" ha riferito che la Federazione iraniana di basket su sedia a rotelle ed il Comitato paraolimpico internazionale hanno annunciato il ritiro della squadra, ufficialmente perche' "insoddisfatti del programma" delle gare. In realta', la voce che circola e' che gli iraniani avrebbero lasciato per non correre il rischio di doversi scontrare con gli atleti israeliani, nel caso in cui riuscissero a passare il prossimo turno.
Fonti di Teheran hanno smentito ovviamente che sia questa la motivazione, che se confermata porterebbe alla sospensione degli atleti dai Giochi. "La ragione principale - ha spiegato un componente della delegazione iraniana a Pechino - e' che qualcuno ha cambiato improvvisamente gli orari della partita. Questo cambiamento improvviso ci ha creato molti problemi, per questo la squadra ha deciso di ritirarsi dalla gara con gli Stati Uniti".
In realta', il cambiamento improvviso di programma non sarebbe stato poi tanto improvviso. "La squadra americana - ha detto una portavoce della delegazione statunitense, Jeannine Hansen - e' stata avvertita del cambio di orario 24 ore prima della gara. E tutte le squadre erano gia' state avvertite prima dell'inizio delle Paraolimpiadi che gli orari avrebbero potuto essere rivisti per le riprese televisive o altre ragioni. Eravamo d'accordo per il cambio di orario nella partita con l'Iran, anche se non ci era stata fornita alcuna ragione specifica".

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