Marbury-Knicks: è finita

La resa dei conti, stando ai bene informati, dovrebbe arrivare entro fine settimana. Dopo tanti tira e molla, dopo prestazioni deludenti e polemiche a non finire l’avventura, di Stephon Marbury con la maglia dei suoi Knicks, la squadra per la quale ha sempre fatto il tifo, dovrebbe essere arrivata al capolinea. Le voci a questo proposito si sono rincorse per tutta l’estate ma adesso il New York Newsday, citando fonti vicinissime a James Dolan, il proprietario della franchigia, appare sicuro: Marbury verrà tagliato entro pochi giorni.
La dirigenza si sarebbe convinta, mancherebbe solo il sì, naturalmente fondamentale, del proprietario James Dolan il quale, una volta tagliato "Starbury" sarebbe così costretto a sborsare al giocatore l’intero ammontare del suo contratto, qualcosa come 21.9 milioni di dollari. Marbury, infatti, diventerà un free agent al termine della stagione che sta per cominciare ma Mike D’Antoni e la dirigenza non sembrano intenzionati a tenere in squadra la capricciosa stella di Coney Island. Certo da un punto di vista economico il taglio di Stephon Marbury non avrebbe molto senso, ma Dolan gioca con i dollari come fossero banconote del Monopoli per cui anche in un momento di grande crisi del mercato americano l’aspetto economico in questa vicenda sembrerebbe passare in secondo piano. In teoria però un contratto in scadenza come quello di Marbury potrebbe diventare appetibile per una trade a metà stagione, per cui prima di staccare la spina al “progetto Marbury” la franchigia newyorchese dovrà prendere in considerazione anche la possibilità di privarsi di una pedina di scambio tra qualche mese.
Ma una cosa è sicura, la ricostruzione dei nuovi Knicks di Mike D’Antoni non passa da Stephon Marbury per cui forse la sua presenza nello spogliatoio potrebbe diventare destabilizzante. Oramai il suo destino con i Knicks sembra segnato e una volta free agent Marbury potrà cercarsi una destinazione. Poco realistica l’ipotesi Italia, ripresa anche quest’estate dallo stesso Marbury il quale ha ribadito (senza però riuscire a convincere nessuno) che al termine del suo contratto con i Knicks avrebbe attraversato l’Atlantico per giocare nel campionato italiano, sembra invece molto concreta la pista Miami. Gli Heat sono alla ricerca di un playmaker e Pat Riley ama scommettere su veterani in difficoltà per cui le possibilità di vedere quello che una volta era considerato l’idolo del Madison Square Garden, con la maglia degli Heat sono buone. Oramai New York sembra essere solamente il passato di un giocatore dalle straordinarie potenzialità che però, soprattutto a causa del suo carattere, sul parquet in carriera non ha mai espresso appieno tutto il suo talento. Un vero peccato.
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