Olympiacos: 50 milioni per James

Dopo aver strappato Josh Childress agli Atlanta Hawks, la corazzata greca si dice pronta a un'offerta astronomica per tentare anche Lebron James
Questa è grossa, veramente grossa. La "Summer of Lebron" , l'estate del 2010, quella in cui il Prescelto sarà unrestricted free-agent e pronto a essere ricoperto d'oro da Cleveland o chi per lei, sta lanciando magici influssi anche oltreoceano, nel cuore della Vecchia Europa. Secondo quanto riportato da Ian Thomsen, giornalista statunitense di Sport Illustrated, l'Olympiacos Atene, già nelle headlines di numerose testate nordamericane per aver messo a segno il colpo dell'estate strappando Josh Childress agli Atlanta Hawks con un triennale da 20 milioni di dollari, sarebbe pronta a dare la caccia a Lebron James con una offerta stellare da 40-50 milioni per una singola stagione in Grecia, un ingaggio doppio rispetto a quanto il Prescelto potrà lucrare rimanendo negli States.
L'Olympiacos, esente come tutte le franchigie europee dalle norme del salary-cap, può mettere sul piatto una quantità enorme di biglietti verdi, superando di gran lunga le possibilità delle franchigie NBA, costrette a fare i conti con tetti salariali e luxury-tax. I fratelli Aggelopoulos, ricchissimi magnati proprietari della corazzata greca, hanno già stupito il mondo intero strappando Childress agli Hawks: problemi economici non ne hanno, anzi, le spese per il mantenimento della squadra superano ampiamente le entrate, e potrebbero dunque proseguire nella loro follia tentando il Prescelto con una cascata d'oro.
Fantabasket? Beh, con molta probabilità alla fine la trattativa non si farà. James declinerà l'offerta con un sorriso signorile, ringraziando i greci per l'interessamento, per poi scegliere una delle 30 squadre NBA a disposizione per provare a vincere un anello (se non dovesse arrivare prima, con Cleveland). Tuttavia, il segnale è chiaro: il basket, in Europa, sta crescendo, e l'America sta perdendo il suo status di gallina dalle uova d'oro. Le sconfitte dei cosiddetti "Dream Team" fra il 2002 e il 2006 sono stato un primo chiaro segnale, rafforzato dall'esodo di tanti giocatori fra giugno e luglio scorso. Giocatori, in gran parte europei, approdati negli States con un sogno che si è poi rivelato essere una mera illusione. Brezec, Delfino (argentino ma di scuola italiana), Garbajosa , Navarro, Krstic, Nachbar hanno riattraversato l'oceano in compagnia di Childress e Jennings, il più fulgido prospetto collegiale statunitense, che ha scelto l'Italia (Roma), anziché un college americano (per non parlare di Shawn Kemp, Jason Williams e Dan Dickau, fortemente tentati da offerte italiane, israeliane e russe).
Kobe Bryant, qualche tempo fa, aveva detto scherzando che, per un biennale da 50 milioni di dollari, sarebbe venuto a giocare a Milano insieme a Dwayne Wade. Ora l'offerta c'è per davvero, rivolta a Lebron James. Parola al Prescelto.
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