Petrucci: Sciopero, problema serio
Il presidente del Coni categorico: «Non si può assistere a partite che hanno in campo cinque giocatori stranieri su cinque per squadra»
«Mi sto convincendo sempre di più che la situazione che riguarda l'impiego di giocatori italiani nel campionato di basket sia una questione urgente e da risolvere. Se le tre parti in causa (Federbasket, Lega, Giba) non dovessero raggiungere un accordo nella data fissata al Consiglio federale di settembre sarà il Coni, con forza di legge ad imporre delle decisioni. Anche noi infatti abbiamo bravi avvocati e sappiamo vincere le cause». Queste le ferme parole del presidente del Coni Gianni Petrucci, al termine della giunta nazionale del Comitato olimpico, riguardo alla situazione di stallo che coinvolge il basket italiano sull'impiego dei giocatori nazionali e sulla limitazione di quelli stranieri. «Non si può assistere - ha proseguito Petrucci - a partite che hanno in campo cinque giocatori stranieri su cinque per squadra e allenatori che parlano in inglese con gli atleti italiani che si devono adeguare. Non è possibile che, in proporzione, la serie A sia giocata quasi esclusivamente da stranieri. Questo è un grido di allarme - ha concluso il presidente del Coni - e credo che con due mesi di tempo Federbasket, Lega e Giba possano raggiungere un'intesa».
Fonte Corriere dello Sport
«Mi sto convincendo sempre di più che la situazione che riguarda l'impiego di giocatori italiani nel campionato di basket sia una questione urgente e da risolvere. Se le tre parti in causa (Federbasket, Lega, Giba) non dovessero raggiungere un accordo nella data fissata al Consiglio federale di settembre sarà il Coni, con forza di legge ad imporre delle decisioni. Anche noi infatti abbiamo bravi avvocati e sappiamo vincere le cause». Queste le ferme parole del presidente del Coni Gianni Petrucci, al termine della giunta nazionale del Comitato olimpico, riguardo alla situazione di stallo che coinvolge il basket italiano sull'impiego dei giocatori nazionali e sulla limitazione di quelli stranieri. «Non si può assistere - ha proseguito Petrucci - a partite che hanno in campo cinque giocatori stranieri su cinque per squadra e allenatori che parlano in inglese con gli atleti italiani che si devono adeguare. Non è possibile che, in proporzione, la serie A sia giocata quasi esclusivamente da stranieri. Questo è un grido di allarme - ha concluso il presidente del Coni - e credo che con due mesi di tempo Federbasket, Lega e Giba possano raggiungere un'intesa».
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