Ore 13 Italia-Montenegro. L'intervista a Zampieri e Consolini

Nel pomeriggio Molino ha diretto l'allenamento di rifinitura in vista della partita di domani, domenica la chiusura degli Europei contro una tra Bielorussia e Repubblica Ceca.
Come previsto, nel bene e nel male la squadra è sempre rimasta un gruppo, senza soliste e senza comparse, una delle poche formazioni a mandare regolarmente in campo 11-12 elementi dell'organico. Se non altro per quanto fatto vedere in attacco, però, Arianna Zampieri e Chiara Consolini hanno offerto qualcosa in più delle altre. Entrambe il prossimo anno scenderanno in A2 per giocare a Lucca alle dipendenze di Mirco Diamanti.
"Non mi spaventa prendere le responsabilità - conferma l'ex scledense, 25 punti contro la Lettonia - ma questo è veramente un gruppo unito e in cui tutte sono importanti, basta vedere come partecipa la panchina durante una partita. Ognuna ha dato qualcosa". Poi, i rimpianti. "Siamo partite bene con la Francia ma poi ci è mancato qualcosa, forse la voglia di vincere o comunque la forza per rimettere in piedi partite che si erano messe male, come eravamo riuscite a fare nei tornei di preparazione. Credo che qualcosa in più del nono posto lo valessimo ma evidentemente non l'abbiamo sempre dimostrato". Come noto, a condannarci sono stati i troppi alti e bassi. "Ai quali sinceramente non so dare una spiegazione neanche io, perché in campo scendevamo sempre con la stessa carica. Mi spiace perché abbiamo battuto Spagna e Francia, che finiranno tra le prime quattro, ma poi non abbiamo mantenuto la stessa qualità per dieci giorni". Il prossimo anno l'esperienza a Lucca e poi in prospettiva la Nazionale Senior. "Ho scelto di andare a giocare, a confrontarmi, per poi tornare al più presto al livello più alto. La Nazionale? Rimane un sogno, come faccio a dire che non mi piacerebbe?".
I momenti migliori dell'Italia, con Francia e Repubblica Ceca, sono arrivati in corrispondenza delle fiammate di Zampieri, che nell'ultimo anno a Venezia ha lavorato duramente, e con profitto, dal punto di vista fisico e per allontanarsi da canestro. "Sono soddisfatta dei miei progressi, ora gioco in ala piccola e tiro di più da fuori, il ball handling sta migliorando e tengo il campo con maggiore confidenza. A questi Europei potevamo fare molto meglio - spiega l'ex giocatrice di Venezia - e un po' siamo stati anche sfortunati con gli incroci delle altre squadre. Dopo la Francia ero sicura che avremmo fatto un grande torneo, è colpa della discontinuità se non ci siamo riusciti. Non credo sia un problema atletico, siamo preparate bene, ma un fatto mentale. E poi fisicamente ci accorgiamo che c'è tanta differenza tra noi e le altre, le nostre avversarie sembra che vadano a un'altra marcia". Anche per lei, come per Consolini, la prima esperienza lontano da casa sarà quella di Lucca. "Andrade mi ha parlato di Diamanti, un allenatore tosto ma che ti fa migliorare anche sotto il profilo atletico. Quello che serve a me, a 20 anni". E la Nazionale Senior, un sogno o una prospettiva? "Se dovesse arrivare sarei super felice e onorata. Per me la maglia azzurra è il massimo".
Come previsto, nel bene e nel male la squadra è sempre rimasta un gruppo, senza soliste e senza comparse, una delle poche formazioni a mandare regolarmente in campo 11-12 elementi dell'organico. Se non altro per quanto fatto vedere in attacco, però, Arianna Zampieri e Chiara Consolini hanno offerto qualcosa in più delle altre. Entrambe il prossimo anno scenderanno in A2 per giocare a Lucca alle dipendenze di Mirco Diamanti.
"Non mi spaventa prendere le responsabilità - conferma l'ex scledense, 25 punti contro la Lettonia - ma questo è veramente un gruppo unito e in cui tutte sono importanti, basta vedere come partecipa la panchina durante una partita. Ognuna ha dato qualcosa". Poi, i rimpianti. "Siamo partite bene con la Francia ma poi ci è mancato qualcosa, forse la voglia di vincere o comunque la forza per rimettere in piedi partite che si erano messe male, come eravamo riuscite a fare nei tornei di preparazione. Credo che qualcosa in più del nono posto lo valessimo ma evidentemente non l'abbiamo sempre dimostrato". Come noto, a condannarci sono stati i troppi alti e bassi. "Ai quali sinceramente non so dare una spiegazione neanche io, perché in campo scendevamo sempre con la stessa carica. Mi spiace perché abbiamo battuto Spagna e Francia, che finiranno tra le prime quattro, ma poi non abbiamo mantenuto la stessa qualità per dieci giorni". Il prossimo anno l'esperienza a Lucca e poi in prospettiva la Nazionale Senior. "Ho scelto di andare a giocare, a confrontarmi, per poi tornare al più presto al livello più alto. La Nazionale? Rimane un sogno, come faccio a dire che non mi piacerebbe?".
I momenti migliori dell'Italia, con Francia e Repubblica Ceca, sono arrivati in corrispondenza delle fiammate di Zampieri, che nell'ultimo anno a Venezia ha lavorato duramente, e con profitto, dal punto di vista fisico e per allontanarsi da canestro. "Sono soddisfatta dei miei progressi, ora gioco in ala piccola e tiro di più da fuori, il ball handling sta migliorando e tengo il campo con maggiore confidenza. A questi Europei potevamo fare molto meglio - spiega l'ex giocatrice di Venezia - e un po' siamo stati anche sfortunati con gli incroci delle altre squadre. Dopo la Francia ero sicura che avremmo fatto un grande torneo, è colpa della discontinuità se non ci siamo riusciti. Non credo sia un problema atletico, siamo preparate bene, ma un fatto mentale. E poi fisicamente ci accorgiamo che c'è tanta differenza tra noi e le altre, le nostre avversarie sembra che vadano a un'altra marcia". Anche per lei, come per Consolini, la prima esperienza lontano da casa sarà quella di Lucca. "Andrade mi ha parlato di Diamanti, un allenatore tosto ma che ti fa migliorare anche sotto il profilo atletico. Quello che serve a me, a 20 anni". E la Nazionale Senior, un sogno o una prospettiva? "Se dovesse arrivare sarei super felice e onorata. Per me la maglia azzurra è il massimo".
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