La Russia saccheggia gli USA

C’era una volta l’America. Quella del pallone a spicchi, della NBA. Il paese dei balocchi, ricco e sfavillante, che con i dollaroni dello Zio Sam contribuì a riscaldare la… guerra fredda con l’antica URSS. Quando “generali” dell’Armata Rossa come Marciulonis e Sabonis, per finire a Kirilenko, decisero di sbarcare dall’altra parte dell’oceano, si parlò di superpotere a stelle e strisce. Ma, dicono i saggi anziani, il mondo è una ruota. E gira, come il denaro. Succede così che, alle soglie della fine della prima decada del ventunesimo secolo, lo scenario del mercato baskettaro si sia rivoltato come un calzino. Con i nuovi ricconi russi del parquet che se ne vanno in America, portafogli alla mano, a fare spese tra i meandri della NBA. Proprio come nel calcio, sulla scia di Abramovich e compagnia.L’esempio lampante del nuovo basket russo che avanza è il Khimki. Squadra, a partire da quest’estate ufficialmente squadrone, stanco di accumulare secondi posti dietro la corazzata CSKA. Il club della cittadina (180.000 abitanti) a nord ovest di Mosca, fondato solo dieci anni fa e di proprietà dell’ennesimo gruppo di petrolieri moscoviti, ha chiuso nei giorni scorsi l’acquisto della coppia ex Toronto Delfino-Garbajosa. Vincendo, nel caso dello spagnolo, la concorrenza nientepopodimenoche dei Lakers. Affari chiusi a colpi di assegni milionari. Tre a stagione (più premi) per entrambi (altrettanti anni di contratto per l’argentino, due più uno per Garba). E poi dicono che i soldi non danno la felicità. Anche se i diretti interessati negano. “Ciò che mi ha convinto è stato il progetto - dice Garbajosa - non lo stipendio. Al Khimki vogliono provare le sensazioni dell’Eurolega, obiettivo che potremmo raggiungere vincendo la ULEB Cup. O portando a casa la Lega russa, sebbene il CSKA sia un osso durissimo. Ma abbiamo un roster sulla carta potentissimo, non mi sento di precluderci nessun obiettivo”. Sarà…
Persi due perni come Andersen e Papaloukas, il CSKA del confermatissimo Messina, ha puntato su un mercato mirato. Acquisti nobili, certo, ma nessun nome per vendere magliette. Solo scelte tecniche, in perfetto stile messiniano. L’ex TAU Vitoria, Zoran Planinic sarà il nuovo regista dei moscoviti. “Ovviamente - conferma l’Ettore nazionale - dovremo adattarci al modo di condurre il gioco di Zoran, che non è Teo (Papaloukas) e non gli chiederemo di esserlo. Lui ha più tiro da fuori e può darci una mano in almeno tre posizioni, ma più perimetrali rispetto a Papaloukas, che era un maestro anche nel gioco in avvicinamento. Con Holden, formano una coppia di play puri”. Al posto di Andersen ci sarà l’ex Roma Erazem Lorbek. E qui sembra che i russi ci abbiano addirittura guadagnato. “E’ stato tra i migliori centri della scorsa Eurolega - continua Messina - con la squadra capitolina. Come Andersen sa anche sfruttare un buon tiro dall’arco, ma lì sotto acquistiamo peso e centimetri”. Con Smodis ci sarà da divertirsi. A proposito di Smodis, per lui (come per Langdon) è arrivato il tanto atteso “ritocchino”. Ingaggio migliorato e prolungamento fino al 2010.
Ma la Russia non fa la concorrenza solo alla NBA. Nel mirino degli scout anche la NCAA e le giovani promesse d’oltreoceano. Proprio il CSKA ha confermato nei giorni scorsi la firma di Sasha Kaun (pivot, 23 anni e 211 cm), proveniente da Kansas, dove ha vinto il torneo universitario con gli Jayhawks. Vestirà di rosso anche Terence Morris (ala forte, 29 anni e 209 cm), che ha ottenuto il via libera dal Maccabi Tel Aviv, in piena fase di rinnovamento. Morris (12,4 punti e 8,3 rimbalzi a serata nella scorsa stagione, gran specialista nelle stoppate e milgior giocatore dell’Eurolega del mese di gennaio) sarà il terzo uomo di lusso nelle rotazioni di Messina sotto le plance.
Michalis Kakiousis (32) lascia dopo appena un anno Siviglia e si accasa in Turchia, all’Efes Pilsen di coach Ataman, che ha pronto per il greco un ruolo di “chioccia”. In Spagna, il DKV Badalona del nuovo tecnico Sito (a lungo secondo del neo allenatore della nazionale, Aito) si è rinforzato con Mensah-Bonsu (27), centro giramondo che l’anno passato iniziò nelle fila del Benetton per poi tornare nelle leghe minori americane e giocare infine solo l’ultima gara di campionato con Granada (contro il TAU), in cui praticamente salvò il quintetto andaluso dalla retrocessione con una prestazione super da 22 punti e 9 rimbalzi. Nel ruolo di guardia tiratrice, lasciato vacante da Rudy Fernandez (a Portland), i neroverdi si sono coperti con il 24enne Bogdanovic, soffiato al Le Mans francese. Rimane invece al Real Papadopoulos. Il pivot greco non ha trovato l’accordo con Valencia, rifiutando di spalmare il principesco contratto che i bianchi avevano a loro volta ereditato dalla Dinamo Mosca. Torna allo Zalgiris Kaunas il “big man” Loren Woods (30), dopo una stagione passata tra Efes Pilsen e Huston.
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