Edimes a Novara, siamo pronti
La Nuova Pallacanestro giocherebbe allo Sporting Palace, inaugurato solo un anno fa
«Non vogliamo scippare la squadra di basket a Pavia. Ma visto che l’Edimes sta incontrando seri problemi con gli impianti sportivi, abbiamo voluto offrire la nostra disponibilità. Speriamo, nel tempo, di poter costituire una società forte con rappresentanti pavesi e novaresi». Andrea Gallina, 41 anni, imprenditore, politico di punta della Lega Nord nella città piemontese, spiega il piano di Novara per ospitare la Nuova Pallacanestro. Un programma che inizialmente avrebbe la durata di una stagione. Ma la speranza novarese è quella di costruire qualcosa di più duraturo: una realtà che possa affermarsi nel panorama del basket italiano.
Gallina è stato anche vicepresidente onorario dei Draghi, la squadra novarese retrocessa dalla LegaDue al termine dell’ultimo campionato. Novara rischiava di sparire dalla geografia della pallacanestro nazionale (c’è in ballo solo un possibile discorso di B2 con Casale). Così è nato il contatto con Pavia.
Quando avete cominciato a parlare con l’Edimes?
«Nell’ambiente del basket le notizie corrono veloci. Abbiamo saputo delle difficoltà dell’Edimes a Pavia, per la carenza di strutture. Così ho chiamato il presidente Gian Marco Bianchi».
E poi?
«Il Comune di Novara ci ha offerto subito la possibilità di ospitare l’Edimes nella prossima stagione. Nella nostra città abbiamo a disposizione molti impianti: lo Sporting Palace, inaugurato un anno fa, il palasport Dal Lago, punto di riferimento per molti anni per le squadre di pallavolo e di hockey a rotelle, ed altre quattro palestre con il parquet».
Ma l’Edimes dove giocherebbe?
«Allo Sporting Palace. E’ un impianto modernissimo e polifunzionale, con club house, piscina, spazi commerciali ed uffici».
Ma lì non dovrà giocare anche l’Asystel, in A1 femminile di pallavolo?
«Non è ancora detto. L’Asystel preferirebbe restare al Dal Lago. Ed anche in caso di trasferimento allo Sporting Palace sarebbe garantita l’alternanza con l’Edimes».
Quanto costerebbe a Pavia il trasferimento della sede operativa a Novara?
«Niente. Sarebbe un passaggio a costo zero. Anzi, stiamo anche pensando di trovare imprenditori locali in grado di sostenere la presenza del grande basket a Novara. Ed abbiamo anche individuato gli appartamenti dove ospitare tecnici e giocatori».
Ma che impegno avete chiesto ai dirigenti dell’Edimes? Non temete che dopo un anno decidano di tornare a Pavia?
«L’importante sarebbe affrontare insieme la prossima stagione. Poi vedremo, come noi ci auguriamo, se sarà possibile avviare un discorso a lunga scadenza. Noi ci crediamo molto: per questo abbiamo contattato l’Edimes, una società molto seria».
Tra i tifosi di Pavia e Novara non corre buon sangue...
«Forse tra gli ultras più scatenati, una frangia limitata. Noi vogliamo portare al palasport i veri appassionati, le famiglie ed i bambini».
E per i tifosi di Pavia?
«Stiamo pensando di organizzare un servizio di pullman, per aiutare i pavesi a venire a Novara».
Che tempi vi siete dati?
«Entro una settimana sarà presa la decisione».
«Non vogliamo scippare la squadra di basket a Pavia. Ma visto che l’Edimes sta incontrando seri problemi con gli impianti sportivi, abbiamo voluto offrire la nostra disponibilità. Speriamo, nel tempo, di poter costituire una società forte con rappresentanti pavesi e novaresi». Andrea Gallina, 41 anni, imprenditore, politico di punta della Lega Nord nella città piemontese, spiega il piano di Novara per ospitare la Nuova Pallacanestro. Un programma che inizialmente avrebbe la durata di una stagione. Ma la speranza novarese è quella di costruire qualcosa di più duraturo: una realtà che possa affermarsi nel panorama del basket italiano.
Gallina è stato anche vicepresidente onorario dei Draghi, la squadra novarese retrocessa dalla LegaDue al termine dell’ultimo campionato. Novara rischiava di sparire dalla geografia della pallacanestro nazionale (c’è in ballo solo un possibile discorso di B2 con Casale). Così è nato il contatto con Pavia.
Quando avete cominciato a parlare con l’Edimes?
«Nell’ambiente del basket le notizie corrono veloci. Abbiamo saputo delle difficoltà dell’Edimes a Pavia, per la carenza di strutture. Così ho chiamato il presidente Gian Marco Bianchi».
E poi?
«Il Comune di Novara ci ha offerto subito la possibilità di ospitare l’Edimes nella prossima stagione. Nella nostra città abbiamo a disposizione molti impianti: lo Sporting Palace, inaugurato un anno fa, il palasport Dal Lago, punto di riferimento per molti anni per le squadre di pallavolo e di hockey a rotelle, ed altre quattro palestre con il parquet».
Ma l’Edimes dove giocherebbe?
«Allo Sporting Palace. E’ un impianto modernissimo e polifunzionale, con club house, piscina, spazi commerciali ed uffici».
Ma lì non dovrà giocare anche l’Asystel, in A1 femminile di pallavolo?
«Non è ancora detto. L’Asystel preferirebbe restare al Dal Lago. Ed anche in caso di trasferimento allo Sporting Palace sarebbe garantita l’alternanza con l’Edimes».
Quanto costerebbe a Pavia il trasferimento della sede operativa a Novara?
«Niente. Sarebbe un passaggio a costo zero. Anzi, stiamo anche pensando di trovare imprenditori locali in grado di sostenere la presenza del grande basket a Novara. Ed abbiamo anche individuato gli appartamenti dove ospitare tecnici e giocatori».
Ma che impegno avete chiesto ai dirigenti dell’Edimes? Non temete che dopo un anno decidano di tornare a Pavia?
«L’importante sarebbe affrontare insieme la prossima stagione. Poi vedremo, come noi ci auguriamo, se sarà possibile avviare un discorso a lunga scadenza. Noi ci crediamo molto: per questo abbiamo contattato l’Edimes, una società molto seria».
Tra i tifosi di Pavia e Novara non corre buon sangue...
«Forse tra gli ultras più scatenati, una frangia limitata. Noi vogliamo portare al palasport i veri appassionati, le famiglie ed i bambini».
E per i tifosi di Pavia?
«Stiamo pensando di organizzare un servizio di pullman, per aiutare i pavesi a venire a Novara».
Che tempi vi siete dati?
«Entro una settimana sarà presa la decisione».
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