Howard: «Fumo marijuana come altri»

«Fumo la marijuana, come fanno in tanti nella Nba». La candida ammissione, quanto clamorosa, è "firmata" Josh Howard, l'ala dei Dallas Mavericks attualmente impegnati nei playoff. Intervistato dal canale radiofonico di Espn, il giocatore ha spiegato che «la maggior parte dei giocatori della Nba consuma la marijuana. Qualche volta io ho preso l'erba a fine stagione. È una mia scelta, una mia opinione, ma penso che questo non mi impedisca di fare il mio lavoro».
Howard non ha tirato molto bene nella sfida della notte contro i New Orleans Hornets che ha garantito ai Mavs il punto del 2-1 nella serie contro gli uomini di Byron Scott: 5/16 dal campo per lui, ma 8/10 ai liberi e 18 punti in totale che hanno aiutato Dallas a vincere per 97-87. Howard sta tenendo medie leggermente inferiori alle aspettative: 13.5 punti dopo i primi due match dopo che in "regular season" aveva tenuto un 19,9. Numeri che però non preoccupano il giocatore: «Solo perché non sto segnando come usualmente faccio questo non autorizza i media a dire "Oh ecco perché non gioca bene". Sono ancora nel pieno della stagione, non sto fumando nulla». Durante la stagione regolare i giocatori americani possono essere sottoposti fino a quattro controlli antidoping. In caso di positività un giocatore è obbligato a seguire un programma di sensibilazione sui pericoli delle droghe. Nel caso di ulteriore positività sarà condannato a pagare una multa di 25.000 dollari, circa 16.000 euro.
Il proprietario dei Mavericks, Mark Cuban, non è andato oltre un «risolveremo questa vicenda internamente».
Howard non ha tirato molto bene nella sfida della notte contro i New Orleans Hornets che ha garantito ai Mavs il punto del 2-1 nella serie contro gli uomini di Byron Scott: 5/16 dal campo per lui, ma 8/10 ai liberi e 18 punti in totale che hanno aiutato Dallas a vincere per 97-87. Howard sta tenendo medie leggermente inferiori alle aspettative: 13.5 punti dopo i primi due match dopo che in "regular season" aveva tenuto un 19,9. Numeri che però non preoccupano il giocatore: «Solo perché non sto segnando come usualmente faccio questo non autorizza i media a dire "Oh ecco perché non gioca bene". Sono ancora nel pieno della stagione, non sto fumando nulla». Durante la stagione regolare i giocatori americani possono essere sottoposti fino a quattro controlli antidoping. In caso di positività un giocatore è obbligato a seguire un programma di sensibilazione sui pericoli delle droghe. Nel caso di ulteriore positività sarà condannato a pagare una multa di 25.000 dollari, circa 16.000 euro.
Il proprietario dei Mavericks, Mark Cuban, non è andato oltre un «risolveremo questa vicenda internamente».
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