Ginobili miglior sesto uomo
L'argentino dei San Antonio Spurs ha ricevuto il Sixth Man Award, battendo le candidature di Leandro Barbosa e Jason Terry
Emanato il primo verdetto, il più pronosticabile di tutti: Emanuel Ginobili è stato eletto miglior sesto uomo dell'anno. L'argentino di Bahia Blanca ha stravinto le votazioni con un vantaggio abissale sul pretendente più attendibile, il brasiliano Leandrinho Barbosa dei Phoenix Suns, vincitore nella passata stagione: Ginobili ha ricevuto 615 punti su un massimo possibile di 620, e ciò significa che 123 dei 124 votanti hanno dato la massima preferenza al giocatore degli Spurs. Barbosa ha racimolato 283 punti, mentre al terzo posto si è piazzato Jason Terry, con 44.
Ginobili, che quest'anno ha disputato 74 partite uscendo dalla panchina in 51 occasioni, è stato il miglior marcatore degli Spurs, con 19.5 punti per gara, e ai canestri ha aggiunto statistiche interessanti anche a rimbalzo (4.8), negli assist (4.5) e nelle palle recuperate (1.47). L'argentino è l'unico giocatore NBA nei migliori trenta per punti, recuperi, assist, canestri da tre punti realizzati, percentuale da tre punti, tiri liberi realizzati e percentuale dalla lunetta. San Antonio, detentrice dell'anello NBA, ha chiuso la stagione appaiata con New Orleans per il secondo miglior record nella Western Conference (56 vittorie e 26 sconfitte) e Ginobili ha già deciso gara-1 nella serie dei quarti di finale contro Phoenix con un canestro allo scadere dopo due overtime.
L'unica cosa che sorprende è questa: chi è stato l'unico giornalista a non dare a Ginobili una delle prime tre preferenze? A volte la simpatia va oltre l'obiettività, si può pensare...
Ora si attendono i piatti forti: MVP e rookie dell'anno: se per il primo sembra esserci un interessante ballottaggio fra Kobe Bryant e Chris Paul, per il secondo dovrebbe essere già scritto il nome di Kevin Durant, matricola di Seattle.

Emanato il primo verdetto, il più pronosticabile di tutti: Emanuel Ginobili è stato eletto miglior sesto uomo dell'anno. L'argentino di Bahia Blanca ha stravinto le votazioni con un vantaggio abissale sul pretendente più attendibile, il brasiliano Leandrinho Barbosa dei Phoenix Suns, vincitore nella passata stagione: Ginobili ha ricevuto 615 punti su un massimo possibile di 620, e ciò significa che 123 dei 124 votanti hanno dato la massima preferenza al giocatore degli Spurs. Barbosa ha racimolato 283 punti, mentre al terzo posto si è piazzato Jason Terry, con 44.
Ginobili, che quest'anno ha disputato 74 partite uscendo dalla panchina in 51 occasioni, è stato il miglior marcatore degli Spurs, con 19.5 punti per gara, e ai canestri ha aggiunto statistiche interessanti anche a rimbalzo (4.8), negli assist (4.5) e nelle palle recuperate (1.47). L'argentino è l'unico giocatore NBA nei migliori trenta per punti, recuperi, assist, canestri da tre punti realizzati, percentuale da tre punti, tiri liberi realizzati e percentuale dalla lunetta. San Antonio, detentrice dell'anello NBA, ha chiuso la stagione appaiata con New Orleans per il secondo miglior record nella Western Conference (56 vittorie e 26 sconfitte) e Ginobili ha già deciso gara-1 nella serie dei quarti di finale contro Phoenix con un canestro allo scadere dopo due overtime.
L'unica cosa che sorprende è questa: chi è stato l'unico giornalista a non dare a Ginobili una delle prime tre preferenze? A volte la simpatia va oltre l'obiettività, si può pensare...
Ora si attendono i piatti forti: MVP e rookie dell'anno: se per il primo sembra esserci un interessante ballottaggio fra Kobe Bryant e Chris Paul, per il secondo dovrebbe essere già scritto il nome di Kevin Durant, matricola di Seattle.
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