Addio a Marvin Stone, tradito dal cuore in Arabia

Marvin Stone, centro 26enne con numerose esperienze internazionali ad alto livello, è morto, stroncato da un infarto nell'intervallo della partita tra la sua squadra, l'Al-Ittihad, e la squadra capolista del campionato Ohad. Il giocatore ha perso i sensi mentre era negli spogliatoi, è stato subito soccorso dai compagni, ma non si è ripreso e a nulla è servito l'immediato trasferimento con un Suv in ospedale. Secondo quanto dichiarato al quotidiano di lingua inglese Arab News dal 39enne Abdul Mahmoud-Rauf, ex stella Nba e visto in Italia a Roseto, nell'impianto non sarebbero stati presenti medici.
Stone, 205 cm per 110 kg, era nato a Huntsville (Alabama) il 2 giugno 1981 e aveva diviso la sua carriera universitaria tra la Kentucky e la Louisville University, college divisi da storica rivalità. Non scelto nel draft Nba, nell'agosto 2003 firmò per Avellino che però lo rilasciò prima del campionato. I motivi li ricorda Zare Markovski, il tecnico che lo portò in Italia: "Era un ragazzo in cui credevo molto. Quando il nostro cardiologo, il dottor Luciano Marino (fratello di Pierpaolo, d.g. del Napoli Calcio) ci disse che non avrebbe potuto dargli l'idoneità agonistica ci rimasi molto male, però non c'erano alternative. Dovetti comunicargli la notizia e ricordo il dispiacere del ragazzo e della fidanzata come fossi oggi. A distanza di cinque anni non posso che lodare la serietà del dottor Marino, ma in queste circostanze è davvero un'amara consolazione".
Stone, 205 cm per 110 kg, era nato a Huntsville (Alabama) il 2 giugno 1981 e aveva diviso la sua carriera universitaria tra la Kentucky e la Louisville University, college divisi da storica rivalità. Non scelto nel draft Nba, nell'agosto 2003 firmò per Avellino che però lo rilasciò prima del campionato. I motivi li ricorda Zare Markovski, il tecnico che lo portò in Italia: "Era un ragazzo in cui credevo molto. Quando il nostro cardiologo, il dottor Luciano Marino (fratello di Pierpaolo, d.g. del Napoli Calcio) ci disse che non avrebbe potuto dargli l'idoneità agonistica ci rimasi molto male, però non c'erano alternative. Dovetti comunicargli la notizia e ricordo il dispiacere del ragazzo e della fidanzata come fossi oggi. A distanza di cinque anni non posso che lodare la serietà del dottor Marino, ma in queste circostanze è davvero un'amara consolazione".
La carriera di Stone però non finì. Il giocatore approdò prima a Parigi, giocò una Summer League Nba con i Suns, poi in Spagna e disputò un'altra Summer League coi Jazz. Nel 2005 firmò con l'Alba Berlino, ma anche quella volta non passò le visite mediche e continuò a peregrinare tra Spagna, Porto Rico, Grecia, un lega minore statunitense, Cipro e solo pochi giorni fa firmò in Arabia Saudita. "Era un grande giocatore e una brava persona" il ricordo di Guillermo Vecchio, ex c.t. di Argentina, Venezuela, Messico e Panama che lo allenava in Arabia. "Il coach - racconta ancora Abdul-Rauf - stava parlando, quando Marvin ha iniziato a scivolare dalla panca e in un attimo è finito per terra. All'inizio pensavamo a una convulsione. Abbiamo lo stesso giocato il secondo tempo nella speranza di vincere per lui. Eravamo ancora fiduciosi che le cose sarebbero potute andare bene".
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