
Petar Naumoski proprio non riesce a tenersi lontano dalle sensazioni del parquet, a fare a meno del suo sport, la pallacanestro. Dopo aver vinto un po’ ovunque in Europa, dopo aver tentato anche l’avventura politica nella sua Macedonia, è ripartito ieri in prima divisione dai 22 punti messi a segno per la sua nuova squadra, la Nuova Pallacanestro Guido Rossi, che ha ovviamente dominato, sbaragliando 75 a 48 gli avversari della Baby Santos. Di “baby”, ormai, Naumoski ha ben poco. Quarant’anni il 27 agosto, macedone con due passaporti, turco e italiano, quattro finali di Eurolega, di cui tre vinte, una scia di successi tra Jugoslavia, Turchia e Italia. Di mestiere ha sempre fatto il playmaker, intelligenza tattica superiore e grande precisione al tiro da tre gli avevano guadagnato questo curioso soprannome dal sapore politico: il Senatore. Una faccenda, quella del nomen omen, che Naumoski doveva aver preso piuttosto sul serio: nel 2002, elezioni in Macedonia, si schierò con i conservatori del partito V.M.R.O., che volevano fare di lui, che era stato uno dei più grandi cestisti macedoni di sempre, il ministro dello sport del loro futuro governo. Alla fine vinsero gli altri, e non se ne fece più nulla. Naumoski tornò così ad esercitare la sua autorità senatoriale nei palazzetti, nell’Italia che era l’aveva amato e incensato. Dopo Treviso e Siena, provò la complessa avventura milanese, con l’idea di essere uno dei valori aggiunti della nuova gestione Corbelli: un’esperienza con alti e bassi, al termine della quale stava addirittura passando alla Efes Pilsen, altra delle pietre miliari della sua carriera, non più nella veste di giocatore, che l’aveva reso uno degli eroi del Bosforo, ma come allenatore. Anche questa possibilità è sfumata, all’ultimo momento gli è stato preferito l’anglo israeliano David Blatt. Naumoski ora vive a Milano, il basket non è più il centro della sua vita, ma proverà, partita dopo partita, a dimostrare, con la Guido Rossi, così come faceva con l’Efes Pilsen, la Benetton Treviso, il Montepaschi Siena, di essere lui il Senatore in campo.
Ma non è l'unico biancorosso di cui si parla in questi giorni per il "sottobosco" milanese: si era parlato a settembre di Sasha Djordjevic e del possibile approdo alla Rondinella, società legata a sua volta all'Olimpia. Oggi si torna a parlare di Hugo Sconochini che da anni vive nell'alto-milanese e dopo aver appeso le scarpe al chiodo si è visto chiedere da più società un ritorno all'attività. Per El Gaucho si parla addirittura della B2 di Legnano con il patron Tajana che lo (in)segue da svariato tempo.
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