CBA - Si finge cinese, ma viene scoperto

Un giocatore americano ha disputato 15 partite in Cina sotto falso nome, spacciandosi per un locale. Smascherato, è stato squalificato a vita.
Si è finto cinese per poter giocare a basket in Cina, in una squadra che aveva a roster già due giocatori stranieri, il massimo consentito dalle regole della CBA, la federazione cestistica del Paese del Fiume Giallo.
A referto compariva come "Guan Xiuchang", originario della provincia di Heilongjiang. Giocava con una falsa carta di identità cino-americana, nella lontana provincia della Xinjiang, nella squadra di Guanghui. "Si è presentato con una carta d'identità cinese e non sembrava uno straniero", afferma un responsabile della squadra. "Xinjiang è un povero e lontano Paese, con pochi giocatori che vogliono venire a giocare quaggiù, anche perché sono pagati poco, dai 1.100 ai 1.400 dollari al mese".
Ma, con il tesseramento del falso cinese (una guardia di 1.72 metri, il giocatore più basso dell'intera lega), il Guanghui ha superato il limite consentito di tre stranieri, e si è visto infliggere una severissima penalizzazione di 15 punti che ha fatto sprofondare la squadra dal secondo all'11° posto in classifica.
Per di più, il falso cinese è in realtà un recidivo: del 2004-05 aveva già giocato nella CBA, con il nome di Ma Xiuchang, nella squadra dello Yunnan. Ora è stato squalificato a vita dalla federazione cestistica cinese.

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