"MAI AVUTO UNA SQUADRA COSI'"

«Da quanto guido la Nazionale, questa è potenzialmente la mia squadra più forte: dobbiamo però dimostrarlo con i fatti».
Carlo Recalcati, raggiunto telefonicamente dall’Agenzia Radiofonica GRT, dimostra di credere fermamente nel gruppo che sta costruendo e che a settembre andrà a giocarsi l’Europeo di basket in Spagna. «Il nostro vero traguardo - dice il coach milanese - sono le Olimpiadi del 2008 e per andarci direttamente bisogna conquistare una medaglia in questi Europei: i due obiettivi, dunque, finiscono per coincidere». Un Italia che nel cammino d’avvicinamento agli Europei ha fatto vedere buone cose, vincendo con Turchia, Austria e Croazia. Quest’ultima è valsa la semifinale del Trofeo Gianatti, in corso a Bormio, ma Recalcati frena i facili entusiasmi: «Considerato che siamo appena agli inizi, stiamo andando sicuramente bene - dice - ma dobbiamo evitare toni trionfalistici, perchè così rischiamo di fare passi indietro. Dobbiamo ancora eliminare qualche egoismo e individualismo di troppo».
Una Nazionale che all’esplosività di talenti come Bargnani, Belinelli e Gallinari, unisce l’esperienza dei veterani Basile, Galanda e Soragna. «Stiamo parlando di giocatori che, in certi casi, hanno anche più di dieci anni di differenza tra loro e quindi mentalità e modi di pensare molto diversi - prosegue il ct -. Dovranno fare lo sforzo di trovare un punto di equilibrio».Poi una battuta su Andrea Bargnani, giocatore con un anno di NBA alle spalle: «Il suo talento sarà senza dubbio un valore aggiunto ma lui, come Belinelli, non deve sentirsi obbligato ad essere per forza protagonista, non deve risolvere tutti i nostri problemi. Anzi - conclude Recalcati - credo proprio che sarà la squadra a dover dare una mano a Bargnani, perchè nel basket americano si gioca una pallacanestro molto diversa dalla nostra e dunque bisognerà aiutarlo a ritrovare una mentalità e un gioco europeo».

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