Francis-Houston: il sequel

Il playmaker, scaricato da Portland, a 30 anni cerca il rilancio con la squadra che più di ogni altra è riuscita a valorizzarlo: ha firmato un biennale da 6 milioni di dollari per poter giocare con T-Mac (un tempo scambiato per lui con Orlando) e Yao Ming
Steve Francis torna a Houston, la squadra che ha saputo gestire meglio gli umori del talentuoso playmaker.
LA CARRIERA DI FRANCIS - Francis, infatti, proprio in Texas era diventato uno dei cestisti più dinamici e apprezzati della Lega, e aveva stabilito un rapporto speciale con il suo tecnico Rudy Tomjanovich. Con l'avvento sulla panchina dei Rockets di Jeff Van Gundy nel 2003 l’ex play di Maryland però aveva iniziato a dare segni di insofferenza, diventando poi un giocatore davvero difficile da gestire dopo la famosa trade che lo aveva portato a Orlando, regalando a Houston Tracy McGrady. In Florida prima e con i New York Knicks poi Francis era diventato ingombrante, soprattutto a causa del suo ricco contratto. Finito ai Blazers a fine giugno, nell’operazione di mercato che ha portano nella Grande Mela Zach Randolph, Steve Francis, che poteva vantare ancora un contratto da 34 milioni di dollari, pensava di poter ricostruire la propria carriera con una squadra giovane alla ricerca di un veterano come Portland. Invece i Blazers hanno preferito un costosissimo buyout piuttosto che accollarsi il talento, ma anche le bizze di Francis. Era tale la voglia di liberarsi dell’ex giocatore dei Knicks che Portland ha deciso di accordarsi con il cestista che ha così intascato la bellezza di 31 milioni di dollari solamente per accettare la transazione che lo ha fatto diventare un free agent.
SECONDA CHANCE - Ora però Steve Francis si è rimesso in gioco tornando sul luogo del delitto, cioè nella squadra che lo ha gestito meglio tra i professionisti. Un biennale da sei milioni di dollari e la possibilità di giocatore al fianco di T-Mac, Yao Ming e del nuovo acquisto Luis Scola. "Questa per me è una grandissima opportunità – commenta il giocatore 30enne che aveva flirtato anche con i Mavericks, i Clippers e gli Heat – non potevo chiedere di meglio". Questa però rappresenta per Francis l’ultima possibilità per dimostrare alla Nba di non essere un giocatore alla frutta e destabilizzante per lo spogliatoio. Steve "Franchise" la saprà sfruttare a dovere?

Commenti

Post più popolari