La Viola vicina alla chiusura definitiva
Per più di 20 anni la Viola ha calcato i parquet di tutta Italia ed Europa diffondendo l’immagine positiva e vera della città di Reggio Calabria attraverso lo sport più bello del mondo: la pallacanestro. Per più di 20 anni Reggio Calabria ha rappresentato il basket nel Sud Italia. Tantissime emozioni regalate ad un pubblico straordinario, che per anni è stato vicino alla squadra, dimostrando un amore folle e travolgente in una città che tuttora vive di pallacanestro. Un amore che è stato fatto “morire” negli ultimi anni, con vicende che hanno mortificato una città intera ed hanno scoraggiato anche i tifosi più appassionati ed allontanato via via il resto del pubblico dal PalaCalafiore. Reggio Calabria, dopo più di 20 anni, rischia di veder morirela squadra che le ha regalato le emozioni più belle, la squadra che è tuttora citata dai media nazionali ed internazionali in tutto il Mondo per i talenti che sono stati lanciati in riva allo Stretto e che ora calcano i parquet della NBA. Ma quel poco di positivo che resta dell’immagine della gloriosa società neroarancio sta per essere definitivamente distrutto e cancellato; dopo anni di continua agonìa la Violaprobabilmente rischia ora di scomparire nel modo peggiore, perché dopo un umiliante campionato di A nella scorsa stagione, si rischia addirittura di non poter concludere la Legadue di quest’anno. Una mortificazione, l’ennesima, per i tifosi, per i giocatori e lo staff tecnico che quest’anno, lavorando con grandissimo impegno e dedizione, hanno cercato in tutti i modi di cancellare le umiliazioni subìte con la doppia retrocessione degli ultimi anni e di iniziare pian piano a ricostruire sul parquet l’immagine della vera Viola. Ma dopo tante promesse e tanti proclami negli ultimi anni a livello societario non è cambiato proprio nulla. Sono ancora una volta i tifosi a pagare, forse nella maniera che si sarebbe voluta a tutti i costi evitare. Si può dire di tutto ma l’immagine di Reggio Calabria nel basket è stata distrutta e violentata più volte. Gli interventi degli Enti e di qualche imprenditore locale sono sempre stati accolti con estremo entusiasmo ma, dopo tanti propositi e presentazioni in pompa magna, per mille “problemi” (chissà perché mai previsti all’inizio) non si è mai portato a termine con dignità ciò che era stato promesso. E’ sempre mancato anche qualcos’altro, ma era forse una delle cose più importanti: la passione per la pallacanestro!!! La passione non si compra con i soldi, per guidare una società di basket non servono solo i soldi e non ne servono neanche tanti, per guidare una società di basket serve amare e conoscere il mondo della pallacanestro, sapersi muovere ed organizzare tutto ciò che ruota intorno ad una società di basket nella maniera giusta e farlo soprattutto in maniera estremamente seria e non improvvisata. La Viola è l’unica società a non avere uno sponsor ; no, non perché al Sud Italia le società non investono soldi ma perché oltre ad un’immagine all’esterno quanto mai rovinata è mancata negli ultimi anni la vera voglia di fare basket a Reggio Calabria insieme ad un progetto davvero serio. Sono sorti tanti “problemi”, che non ci permettiamo di giudicare ma che si sarebbero dovuti risolvere sin da subito e prevedere in fase di programmazione; non bisognava illudere i poveri tifosi che lo scorso anno avevano aderito in maniera massiccia e straordinaria alla campagna abbonamenti e che quest’anno, dopo l’umiliazione e la mortificazione subìta, hanno preferito seguire comunque la squadra ma senza sottoscrivere l’abbonamento, attendendo l’evolversi degli eventi. Eventi che han visto la squadra quest’anno lottare sul campo e sacrificarsi in maniera straordinaria ottenendo 9 vittorie e regalando emozioni agli irriducibili del PalaCalafiore; ma sono Febbraio e Marzo i mesi nei quali “storicamente” negli ultimi anni c’è la vera resa dei conti, non sul campo ma dietro la scrivania. Ed esattamente come l’anno scorso e come le recenti stagioni le nubi tornano ad oscurare il cielo con vento di tempesta. E’ di ieri sera il comunicato ufficiale di colui il quale un anno e mezzo fa, il 4 Ottobre 2005, due giorni prima dell’inizio del campionato, era stato “costretto” a rilevare “provvisoriamente”, tramite il fratello Domenico, la maggioranza delle quote societarie con la promessa che il passaggio di proprietà a nuovi soci si sarebbe concluso a brevissimo termine. Oggi, 3 Marzo 2007, Alessandro Santoro, bandiera e capitano della Viola degli splendidi anni neroarancio, è tuttora l’amministratore unico della società ed ha lanciato ieri sera l’ennesimo grido d’allarme: “La Viola rischia di chiudere perché non è in condizioni economico-finanziarie per concludere il campionato in corso”. Sono a forte rischio le gare dell’11 Marzo contro la Pepsi Caserta e la successiva trasferta a Ferrara. In poche parole, in mancanza dell’ennesimo aiuto in extremis degli Enti o di un intervento insperato di qualche imprenditore locale si chiude e lo si farà nella maniera più vergognosa ed umiliante per una città intera che ama la pallacanestro. La Viola rischia dunque di scomparire definitivamente dal basket italiano; rischia di scomparire una realtà che, potenzialmente, grazie ad un Palasport da 8.500 posti e ad una struttura sportiva come quella del Centro Modena potrebbe senza alcun dubbio essere tra le più quotate società d’Italia, così come lo è stata per molti anni. Ciò, però, non è mai stato capito a fondo da chi ha avuto la possibilità di riportare Reggio Calabria ai massimi livelli d’Italia e d’Europa. Uccideranno forse il “mito” Viola, ma non scomparirà mai l’amore e la passione per la pallacanestro della gente e dei tifosi di Reggio Calabria.
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