Pesaro si riprende la storia
La società tornerà a chiamarsi Victoria Libertas
Perché, a dirla tutta, quella che è scesa in campo negli ultimi anni era un po´ una formazione ibrida, nata per iniziativa del padrone della seconda società di Pesaro, la Falco sponsorizzata Gruppo Spar, alla quale il presidente Stefano Vellucci ha cercato comunque di dare un minimo di identità storica con lo sponsor Scavolini, dopo il fallimento avvenuto nel 2005 per colpa della sciagurata gestione Amadio. Una squadra mai del tutto amata dai pesaresi, che non hanno accolto sempre col massimo entusiasmo l´iniziativa.
Oggi, però, la città si riappropria della sua grande storia cestistica. Nella Sala rossa del Comune di Pesaro le autorità cittadine hanno annunciato l´avvenuta riacquisizione dello storico nome Victoria Libertas Pesaro da parte di Stefano Vellucci, la cui creatura potrà togliersi di dosso l´acronimo Vuelle e chiamarsi finalmente col nome con cui Pesaro è diventata grande, conquistando due scudetti e accogliendo tra le sue fila campioni come i leggendari Amos Benevelli e Sandro Riminucci, gli eroi tricolori Magnifico, Gracis, Costa, Zampolini, Cook e Daye, fino a Carlton Myers, segno tangibile della continuità col passato. Senza dimenticare Alphonso Ford, il campionissimo stroncato dalla leucemia.
La cerimonia ufficiale è avvenuta, nell´intervallo dell´incontro serale tra Pesaro e Casale Monferrato, allorché alla società è stato consegnato, oltre al nome, anche i trofei vinti in passato dalla Scavolini, i cui vessilli potranno quindi tornare a veleggiare sulla tettoia dell´ astronave Adriatic Arena. Valter Scavolini, una leggenda per chi ama il basket, è visibilmente emozionato: "E´ emozionante riavere ciò che ci spetta, le coppe, gli scudetti, un patrimonio che non si può perdere con un fallimento. Sono parte della città di Pesaro". Adesso, però, per Pesaro, è ora di pensare al presente. E Scavolini è chiaro: "Il modello è la nuova Virtus di Sabatini. Un occhio rigoroso al bilancio, poche promesse e programmi a lungo termine. In questo momento, è difficile pensare a rivincere lo scudetto. Ma in me c´è ancora la speranza".
Oggi, però, la città si riappropria della sua grande storia cestistica. Nella Sala rossa del Comune di Pesaro le autorità cittadine hanno annunciato l´avvenuta riacquisizione dello storico nome Victoria Libertas Pesaro da parte di Stefano Vellucci, la cui creatura potrà togliersi di dosso l´acronimo Vuelle e chiamarsi finalmente col nome con cui Pesaro è diventata grande, conquistando due scudetti e accogliendo tra le sue fila campioni come i leggendari Amos Benevelli e Sandro Riminucci, gli eroi tricolori Magnifico, Gracis, Costa, Zampolini, Cook e Daye, fino a Carlton Myers, segno tangibile della continuità col passato. Senza dimenticare Alphonso Ford, il campionissimo stroncato dalla leucemia.
La cerimonia ufficiale è avvenuta, nell´intervallo dell´incontro serale tra Pesaro e Casale Monferrato, allorché alla società è stato consegnato, oltre al nome, anche i trofei vinti in passato dalla Scavolini, i cui vessilli potranno quindi tornare a veleggiare sulla tettoia dell´ astronave Adriatic Arena. Valter Scavolini, una leggenda per chi ama il basket, è visibilmente emozionato: "E´ emozionante riavere ciò che ci spetta, le coppe, gli scudetti, un patrimonio che non si può perdere con un fallimento. Sono parte della città di Pesaro". Adesso, però, per Pesaro, è ora di pensare al presente. E Scavolini è chiaro: "Il modello è la nuova Virtus di Sabatini. Un occhio rigoroso al bilancio, poche promesse e programmi a lungo termine. In questo momento, è difficile pensare a rivincere lo scudetto. Ma in me c´è ancora la speranza".
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