Little Big Dan di Maurizio Gherardini

Dal Blog dei Raptors e tradotto da Basketnet.it
Se uno è abbastanza intelligente, cerca sempre le persone di più alta qualità per saggezza e consigli. Questa è stata la mia filosofia attraverso tutta la mia vita. Ed è per questo che vi voglio parlare del ''Piccolo Grande Uomo,'' Dan Peterson, un coach Americano che pochi tifosi in Nord America hanno sentito nominare ma uno che ha avuto un impatto incredible sul Basket Europeo e che è diventato un validissimo amico e consigliere attraverso la mia intera carriera cestistica.
Dan arrivò in Italia nel 1973 dopo cinque anni come capo allenatore dell'Università di Delware e due anni come capo allenatore della squadra nazionale del Cile. La Virtus Bologna aveva cercato un coach importante negli USA, Rollie Massimino di Villanova, che ha poi vinto il titolo NCAA nel 1985. Per qualche motivo, non è venuto in Italia e qualcuno ha suggerito di contattare questo promettente allenatore che non aveva ancora 40 anni.
L'ho conosciuto pochi giorni dopo il suo arrivo. Aveva i capelli abbastanza lunghi (ma non glielo ricordate questo oggi), non era molto alto, e indossava pantaloni colorati e stivali. Ma quando è sceso in campo e ha cominciato ad insegnare il basket, Dan è sembrato subito un alieno proveniente da un altro pianeta.
Ma ha avuto successi incredibili. Non solo ha guidato la Virtus Bologna allo scudetto e ne ha rinnovato la loro tradizione vincente, ma ha vinto più o meno tutto quando è andato all'Olympia Milano qualche anno dopo. E con questo intendo titoli italiani e europei. Nel 1987, il suo ultimo anno come allenatore (e mi domando ancora perchè ha smesso a solo 51 anni...), Dan ha vinto ciò che chiamiamo il ''Grand Slam,'' con il titolo Italiano nei playoffs più la Coppa Italia e la Coppa dei Campioni, la massima competizione europea.
Ha allenato alcuni dei migliori giocatori che abbiano mai giocato in Italia: Mike D'Antoni, Bob McAdoo, Joe Barry Carroll, Earl Cureton, John Gianelli e molti altri, per non dimenticare la leggenda Italiana, Dino Meneghin. Dan è diventato un pioniere. Ci ha fatto vedere un nuovo modo di guardare alla pallacanestro. E' diventato famoso per la sua zona 1-3-1 zona, ma ha portato altri elementi tecnici, schemi e strategie, ma merita riconoscimento anche per quanto bene ha insegnato e per come ha riconosciuto ciò che avrebbe funzionato nel basket italiano e ciò che non sarebbe andato bene. Si è adeguato perfettamente al suo nuovo ambiente.
Dopo il suo ritiro, ha fatto molte apparizioni in TV, che l'hanno reso più popolare che mai. E' ancora molto popolare oggi e c'è stato un tempo quando era diventato molto conosciuto grazie ad uno spot pubblicitario nel quale faceva il pollice in alto e diceva: ''Numero Uno!''
Noi due abbiamo parlato di basket innumerevoli volte attraverso gli anni. Cerco i suoi suggerimenti e le sue conferme alle mie idee riguardanti lo sport ancora oggi e lui è sempre disponibile. La rete per cui lui commenta oggi ha messo in onda alcune delle nostre partite e lui vuole sempre essere aggiornato per gli ultimi svilippi nella terra dei Raptors. Credo che i suoi commenti al microfono siano stati sempre di qualità e che abbiato aiutato la popolarità dei Raptors oltreoceano. Sai che hai raggiunto i tuoi obbiettivi nella tua professione quando i migliori in assoluto ti chiamano amico, quando tu rispondi al telefono o ad un'e-mail e la persona all'altra parte è qualcuno come Coach Dan Peterson, un vero ''Numero Uno.''
Grazie, Dan!

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