Una folla per Jordan

Unica data italiana del suo 'Jordan classic camp'. L'asso della pallacanestro mondiale ha parole anche per l'addio alla Formula Uno di Schumacher: 'Nel tempo libero si dia al golf'
Il mito e' arrivato, il mito viene osannato. Un Palalido urlante e stracolmo ha accolto il grande Michael Jordan, con ragazzini quasi in delirio, nonostante probabilmente non l'abbiano mai visto giocare.
Lui e' a Milano per il "Jordan Classic" e per presentare una sua linea di abbigliamento, sul parquet si sfidano due squadra composte da ragazzi del '91.
Vengono eletti migliori giocatori Niccolo' Melli della Reggiana e Tommaso Ingrosso del Benetton Treviso, e l'emozione si legge nei loro occhi quando a premiarli e' proprio Jordan.
Poi il mito saluta tutti e va via, tra due ali di folla, giornalisti, fotografi alla caccia di uno scatto da incorniciare e un imponente servizio d'ordine. Jordan trova comunque il tempo per una mini conferenza stampa nel corso della quale ha parole di elogio verso Michael Schumacher: "E' stato un pilota incredibile, la sua e' stata una carriera fantastica. Il problema ora sara' occupare il tempo libero. Potrebbe dedicarsi al golf", chiude scherzando. Stasera cena di gala, alla quale prendera' parte anche Marco Belinelli."Lo ammetto - racconta il giocatore della Climamio Bologna - poter incontrare Michael Jordan ti da' una grande emozione. Ho sempre guardato a lui come al migliore in assoluto, e fin da quando da ragazzino andavo a giocare le classiche partite al campetto mi sono sempre ispirato a lui, ai suoi movimenti ma soprattutto alla sua immensa voglia di vincere. Ringrazio il Presidente Martinelli e coach Frates per averci dato il permesso di andare, ma anche per aver organizzato tutto facendo si' che non perdessimo nemmeno un minuto di lavoro con la squadra".
Dopo aver elogiato Michael Schumacher, Michael Jordan ha parole importanti anche per "l'italiano dell'Nba", Andrea Bargnani . "E' un ragazzo dotato di grande talento - ha detto - e' giovanissimo e puo' imparare ancora molto. Per ora gioca ancora come un tipico europeo, quando capira' che non deve limitarsi a stare nella sua posizione ma puo' occupare tutti i ruoli in campo, potra' davvero diventare forte". Poi si lascia andare a un commento sul basket europeo. "E' migliorato moltissimo - spiega - ma non e' ancora allo stesso livello dell'Nba. Sicuramente sono stati fatti tanti passi avanti, ci sono bravissimi giocatori non americani nell'Nba, ma gli americani sono ancora i piu' forti".
Ambrogino d’oro alla star del basket Michael Jordan
L'«Ambrogino d'oro» a Michael Jordan. Lo ha consegnato ieri il sindaco Letizia Moratti per testimoniare il legame tra l'ambasciatore mondiale della pallacanestro e Milano. «Air» Jordan ha voluto a sua volta lasciare un segno della sua amicizia, assicurando per due anni la gestione e la manutenzione del campo di pallacanestro del Parco Sempione.
«Abbiamo voluto consegnare questo “Ambrogino” a Jordan - spiega la Moratti - perché rappresenta un simbolo mondiale dello sport agonistico, un modello di correttezza, spirito di squadra e talento. Ha vinto tutti i titoli divenendo l'immagine stessa della pallacanestro, promuovendo questo sport oltre i confini statunitensi. Il suo stile sul campo ha radici nello sport di strada, giocato nei quartieri di periferia delle metropoli. Il suo successo è uno stimolo alla crescita sportiva e umana, un esempio straordinario di campione nello sport e nella vita»
«Milano - ricorda l'assessore Terzi - è stata scelta come unica tappa italiana ed è tra le sei città europee del tour “Jordan Classic”, dopo Parigi, Londra, Amburgo, Berlino e Barcellona. Abbiamo l'onore di ospitare l'ambasciatore del basket mondiale e di stringere un legame con una personalità forte e positiva, capace di dare giusti stimoli ai nostri giovani. Attraverso la gestione del campo di pallacanestro del Parco Sempione, Jordan consolida il rapporto di amicizia con la nostra città e con i ragazzi milanesi».
Il mito e' arrivato, il mito viene osannato. Un Palalido urlante e stracolmo ha accolto il grande Michael Jordan, con ragazzini quasi in delirio, nonostante probabilmente non l'abbiano mai visto giocare.
Lui e' a Milano per il "Jordan Classic" e per presentare una sua linea di abbigliamento, sul parquet si sfidano due squadra composte da ragazzi del '91.
Vengono eletti migliori giocatori Niccolo' Melli della Reggiana e Tommaso Ingrosso del Benetton Treviso, e l'emozione si legge nei loro occhi quando a premiarli e' proprio Jordan.
Poi il mito saluta tutti e va via, tra due ali di folla, giornalisti, fotografi alla caccia di uno scatto da incorniciare e un imponente servizio d'ordine. Jordan trova comunque il tempo per una mini conferenza stampa nel corso della quale ha parole di elogio verso Michael Schumacher: "E' stato un pilota incredibile, la sua e' stata una carriera fantastica. Il problema ora sara' occupare il tempo libero. Potrebbe dedicarsi al golf", chiude scherzando. Stasera cena di gala, alla quale prendera' parte anche Marco Belinelli."Lo ammetto - racconta il giocatore della Climamio Bologna - poter incontrare Michael Jordan ti da' una grande emozione. Ho sempre guardato a lui come al migliore in assoluto, e fin da quando da ragazzino andavo a giocare le classiche partite al campetto mi sono sempre ispirato a lui, ai suoi movimenti ma soprattutto alla sua immensa voglia di vincere. Ringrazio il Presidente Martinelli e coach Frates per averci dato il permesso di andare, ma anche per aver organizzato tutto facendo si' che non perdessimo nemmeno un minuto di lavoro con la squadra".
Dopo aver elogiato Michael Schumacher, Michael Jordan ha parole importanti anche per "l'italiano dell'Nba", Andrea Bargnani . "E' un ragazzo dotato di grande talento - ha detto - e' giovanissimo e puo' imparare ancora molto. Per ora gioca ancora come un tipico europeo, quando capira' che non deve limitarsi a stare nella sua posizione ma puo' occupare tutti i ruoli in campo, potra' davvero diventare forte". Poi si lascia andare a un commento sul basket europeo. "E' migliorato moltissimo - spiega - ma non e' ancora allo stesso livello dell'Nba. Sicuramente sono stati fatti tanti passi avanti, ci sono bravissimi giocatori non americani nell'Nba, ma gli americani sono ancora i piu' forti".
Ambrogino d’oro alla star del basket Michael Jordan
L'«Ambrogino d'oro» a Michael Jordan. Lo ha consegnato ieri il sindaco Letizia Moratti per testimoniare il legame tra l'ambasciatore mondiale della pallacanestro e Milano. «Air» Jordan ha voluto a sua volta lasciare un segno della sua amicizia, assicurando per due anni la gestione e la manutenzione del campo di pallacanestro del Parco Sempione.
«Abbiamo voluto consegnare questo “Ambrogino” a Jordan - spiega la Moratti - perché rappresenta un simbolo mondiale dello sport agonistico, un modello di correttezza, spirito di squadra e talento. Ha vinto tutti i titoli divenendo l'immagine stessa della pallacanestro, promuovendo questo sport oltre i confini statunitensi. Il suo stile sul campo ha radici nello sport di strada, giocato nei quartieri di periferia delle metropoli. Il suo successo è uno stimolo alla crescita sportiva e umana, un esempio straordinario di campione nello sport e nella vita»
«Milano - ricorda l'assessore Terzi - è stata scelta come unica tappa italiana ed è tra le sei città europee del tour “Jordan Classic”, dopo Parigi, Londra, Amburgo, Berlino e Barcellona. Abbiamo l'onore di ospitare l'ambasciatore del basket mondiale e di stringere un legame con una personalità forte e positiva, capace di dare giusti stimoli ai nostri giovani. Attraverso la gestione del campo di pallacanestro del Parco Sempione, Jordan consolida il rapporto di amicizia con la nostra città e con i ragazzi milanesi».
Ho giocato un sacco di volte nel campetto del parco sempione e meriterebbe una manutrenzione feroce e anche delle transenne per non far entrare gli spacciatori se no siamo punto e a capo.Hai presente i campetti di Harlem?Alte recinzioni e forte manutenzione.
RispondiEliminaHo giocato un sacco di volte nel campetto del parco sempione e meriterebbe una manutrenzione feroce e anche delle transenne per non far entrare gli spacciatori se no siamo punto e a capo.Hai presente i campetti di Harlem?Alte recinzioni e forte manutenzione.
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