Il «basket in sella» debutta all'Idroscalo

I puristi ammettono che migliora l’andatura a cavallo. Gli scalmanati sostengono che sia il modo più divertente per galoppare. Tutti sono d’accordo nel dire che l’horseball è adatto a grandi e bambini, uomini e donne, esperti e principianti. Un misto tra rugby e pallacanestro, l’horseball sarà il protagonista della giornata dedicata al cavallo, organizzata dalla Provincia, che sabato 14 trasforma l’Idroscalo in un maneggio dove puledri e purosangue si sfideranno in una gara all’ultimo canestro. Nato in Francia nel 1970 sulla scia di un rito tribale millenario dei mongoli del Kazakistan, l’horseball è arrivato in Italia dieci anni fa, mettendo d’accordo i cultori dell’equitazione e quelli del football. Il regolamento è semplice: a sfidarsi su un campo di 20 metri per 60 sono due squadre, ciascuna composta da 4 fantini (più due riserve). I cavalieri devono riuscire a tirare una palla «ingabbiata» in sei maniglie, stando attenti a non trattenerla per più di dieci secondi. Altre regole: prima di tirare a canestro sono obbligatori almeno tre passaggi. Per raccogliere la palla il fantino si sporge dalla sella con un movimento definito «ramassage». «Il gesto è molto coreografico, a qualcuno fa paura — dice Cristiano Manzato, presidente dell’Associazione nazionale Horseball, reduce dai campionati mondiali dove l’Italia si è classificata al quinto posto — . In realtà le due staffe sono unite da una cinghia che permette di rimanere in sella anche nei movimenti più sperticati». In capo anche due arbitri al galoppo. «L’importante è munirsi di un cavallo docile — dice Manzato —. I migliori sono i pony, per i bambini, e i purosangue, per gli adulti».
Provare l’horseball non costa una follia: un’ora di lezione non supera i 20 euro, un carnet mensile, attrezzatura inclusa, costa 200 euro. Vicino a Milano ci sono tre maneggi dove prendere confidenza con staffa e canestro: il centro ippico «Il Santuario» a Ornago (tel. 039.60.10.369), «La Vallata» a Magenta (tel. 02.97.29.85.85) e il «Valcurone» di Missaglia (Lecco, tel. 039.92.00.001). «Il bello dell’horseball è lo spirito di gruppo — aggiunge Manzato —. Alcuni bambini dislessici sono riusciti a vincere le proprie difficoltà grazie al gioco di squadra. In sella anche i più timidi si sciolgono: io, per esempio, durante una partita in Germania, mi sono fidanzato».
Provare l’horseball non costa una follia: un’ora di lezione non supera i 20 euro, un carnet mensile, attrezzatura inclusa, costa 200 euro. Vicino a Milano ci sono tre maneggi dove prendere confidenza con staffa e canestro: il centro ippico «Il Santuario» a Ornago (tel. 039.60.10.369), «La Vallata» a Magenta (tel. 02.97.29.85.85) e il «Valcurone» di Missaglia (Lecco, tel. 039.92.00.001). «Il bello dell’horseball è lo spirito di gruppo — aggiunge Manzato —. Alcuni bambini dislessici sono riusciti a vincere le proprie difficoltà grazie al gioco di squadra. In sella anche i più timidi si sciolgono: io, per esempio, durante una partita in Germania, mi sono fidanzato».
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