Europei 2007: Basile "Più dura che ai Mondiali, puntiamo alle prime 6"

Da Basketground.it del 21/10/06 di Pietro Scibettta
Lo abbiamo lasciato in nazionale con la triste immagine di quei tiri liberi sbagliati contro la Lituania, ed è un fotogramma su cui preferiamo soprassedere, passando direttamente agli Europei 2007.
Gianluca Basile, i gironi sono adesso noti, ritroviamo Slovenia e Francia...
Ormai gli Europei sono più difficili dei Mondiali e probabilmente anche delle Olimpiadi, per il tipo di avversari ed il loro livello. Sappiamo bene che non avremo nessuno sconto dagli avversari, indipendentemente dal loro nome.

La Slovenia era la nostra bestia nera fino ai Mondiali, quando finalmente siamo riusciti a vincere contro di loro. La Francia con Parker dominante e con gli altri elementi della NBA sarà sicuramente squadra molto forte, che è reduce anche da un buon risultato in Giappone.
La formula è cambiata, si torna al doppio girone.
Sono contento perchè, come nel ’99 in Francia, non essendoci subito la partita secca dopo il primo girone sarà favorita la competizione, e le squadre veramente più forti andranno avanti, ci sarà meno spazio per gli exploit isolati.
Noi, come tutti gli altri, vogliamo andare a Pechino 2008: l’obiettivo realistico dell’Italia è provare ad entrare tra le prime 6 e poi giocarsi il Pre-Olimpico?
Credo di si, se non altro perchè se ci riusciamo abbiamo la certezza di poter avere una seconda chance, e quindi potremmo giocarci serenamente il resto degli Europei, anche se salire sul podio sarà molto difficile.
Con il ct Recalcati hai già avuto modo di parlare di quella che potrebbe essere la prossima squadra? Ti aspetti il rientro di qualche veterano o si proseguirà lanciando nuovi giocatori?
No, non abbiamo ancora parlato di un progetto di squadra, penso che il campionato sarà determinante per decidere quali saranno i 16 che poi andranno in ritiro.

Tu dicesti ai Mondiali che cominciavano a essere troppe per te le partite ravvicinate in quel tipo di competizione. Significa che ci vuoi pensare prima di dire si al ct?
Bisogna aspettare di vedere come finirà la stagione anche per me: soprattutto quando, visto che chi non farà semifinali o finale scudetto inizierà la preparazione per gli Europei a luglio, il che significa praticamente non avere vacanze.

Da parte mia la voglia c’è, ma bisognerà tenere conto delle condizioni in cui sarò in quel momento.

A proposito di campionato, il tuo con il Barcellona non è iniziato bene.
È vero, finora siamo andati male, ma ad ogni partita giochiamo meglio. È chiaro che qui ci giochiamo la faccia, anche per via degli investimenti importanti, ma al di là di questo la pressione c’è sempre quando fai parte di un club come questo.

L’importante sarà iniziare a capirci il prima possibile, abbiamo tanti nuovi giocatori e tutti molto importanti.
Un’ultima cosa, la Fortitudo: avrai avuto modo di seguirla, cosa pensi di questo inizio turbolento?
È chiaro che hanno cambiato molto, a cominciare dall’allenatore. Della scorsa stagione sono rimasti praticamente in tre, Belinelli, Mancinelli e Ress.
È cambiata anche la proprietà, non conosco personalmente Martinelli ma leggere delle esternazioni come quelle dopo la sconfitta di Capo d’Orlando è stato un po’ strano.
Se Frates è l’uomo giusto per quella panchina? Sicuramente a Reggio Emilia ha dimostrato di saper fare bene, è altrettanto vero che a Bologna la pressione è sicuramente maggiore, quindi bastano un paio di sconfitte perchè la stampa ti critichi in massa, i tifosi si arrabbiano ecc. ecc.
Come per tutti i nuovi arrivati, anche lui avrà bisogno di tempo.

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