Tifosi: il 60% non sa le regole!!!!

dalla Gazzetta dello sport del 27 Giugno 2006

Secondo uno studio del Censis promosso dall'amministratore di Rieti, Papalia, la maggioranza degli spettatori non ha le idee chiare sul regolamento.

Il 59.6% degli spettatori dei playoff di serie A e Lega2, ha una conoscenza scarsa o molto scarsa delle regole del gioco. Il 50% ritiene che per fischiare una rimessa sia sufficiente che il pallone oltrepassi, mentre è in aria, le linee laterali o che, esurito il bonus, tutti i falli, a prescindere di chi ha il possesso di palla, portino a due tiri liberi.
CRESCITA Lacune che non impediscono al pubblico di godersi lo spettacolo e crescere. La serie A ha chiuso la stagione con 1.252.454 spettatori per una media di 3739, il 3.9% in più rispetto alla passata stagione e sempre in crescita dal 2002 in poi. Quanto alla Lega2, è (calcio escluso) il terzo campionato d’Italia per media spettatori, dopo la serie A di pallacanestro e volley. Ma il basket è un gioco complicato e con regole in evoluzione e il pubblico fa fatica a seguirlo. Molte proteste potrebbero essere evitate se la loro conoscenza fosse superiore.
PAPALIA E’ il risultato di un’indagine molto interessante promossa dall’amministratore unico della Sebastiani, Gaetano Papalia, e presentato durante il torneo degli azzurri a Rieti. Lo studio, del Censis, su un campione di mille spettatori ha dato risultati attesi (la conoscenza delle regole di chi ha giocato a basket è nettamente superiore rispetto a coloro che lo guardano e basta o ne hanno imparato pochi rudimenti a scuola) e curiosi: le due piazze del Sud incluse nel campione (Napoli e Caserta) hanno ottenuto un risultato nettamente migliore rispetto a zone dove si ritiene che il basket sia molto più radicato, come il Nordest.
ISTRUZIONE Il campione ha rilevato un’istruzione media molto alta (813 intervistati su 1000 hanno un diploma o una laurea) ma la maggioranza (548) ha visto non più di 6 partite durante la stagione regolare. Il 46.9% segue in campionato su Sky e praticamente la metà non ha mai giocato a pallacanestro (se volete divertivi cliccate qui per leggere le domande e confrontare le vostre risposte con quelle esatte). Si può discutere sulla scelta degli argomenti ma, in ogni caso, per rispondere a tutti e 11 i quesiti proposti (i primi due di «cultura» cestistica) bisogna avere un’infarinatura piuttosto buona del gioco. Ovviamente la conoscenza cresce con la pratica sportiva (il tasso più alto, una media di 7 risposte esatte, lo si riscontra tra chi il basket lo vive a livello agonistico), le partite viste (anche in televisione) ed è superiore tra i ventenni mentre decresce con l’età.
MARKETING L’idea promossa da Papalia merita un approfondimento istituzionale. E’ evidente che la conoscenza delle regole non sia ottimale, che Lega, club e Federazione debbano promuovere tra gli spettatori (anche televisivi) e i praticanti più giovani il desiderio di saperne di più. Iniziative (anche di marketing) se ne possono inventare decine. Una conoscenza più approfondita delle regole e del gioco è la chiave per accrescere la popolarità e il successo del basket.

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