Dresano Basket - USSGB Abbiategrasso 57-66

U.S.S.G.B. - Di Paola 29, Fabbri 5, Masperi 3, Pedretti 3 , Oldani 6, Del Giudice, Jacquemet 6, Broglia ne, Busti 8, Bajoni 4 , Lampugnani 2, Anziani ne, All.Bollini

Espugna il difficile campo di Dresano e continua la serie positiva, la formazione di coach Bollini.
Non una bella partita, dal punto di vista del gioco, ma intensa e combattuta per tutti i quaranta minuti di gioco, rovinata solo da una discutibile conduzione arbitrale.
Parte notevolmente contratta, la formazione ospite, che non riesce ad esprimere un gioco continuo ed efficiente e lascia la conduzione del gioco alla formazione di casa, che dal canto suo, grazia con parecchi errori in fase conclusiva, la partenza incerta dell'Abbiategrasso.
Bisogna arrivare a 5 minuti di gioco, per cominciare a vedere una pallacanestro discreta, da parte dei giovani abbiatensi: l’attacco, diventa energicamente più produttivo e la difesa di Dresano stenta a tenere le penetrazioni e i movimenti degli ospiti.
Decisamente meno concreta la fase difensiva, poco attenta, lascia facili conclusioni al Dresano, che mantiene il contatto, prendendo fiducia e recupera lo svantaggio che i giovani ospiti conquistano con una certa difficoltà.
Il secondo quarto è tutta sofferenza: la fiducia in attacco, comincia a declinare e continua la poca lucidità in fase difensiva.
Dresano, prende sempre più fiducia nei propri mezzi e continua a colpire in contropiede una difesa sempre meno attenta e fluida. Si contrae anche l’attacco, che diventa meno concreto e troppo confusionale: palloni gettati al vento e una decisa interferenza da parte dell’arbitro, non aiutano il momento di confusione che regna nella formazione ospite.
Nonostante questo momento non proprio idilliaco di gioco e carattere, Dresano non riesce a mettere a segno il colpo del KO e Abbiategrasso spera (31 a 30 all’intervallo).
Perdura, intanto, il momento no del direttore di gara, che incomprensibilmente, continua a commettere grossolani errori interpretativi, fischiando sanzioni tecniche, che non alleggeriscono di certo, la tensione agonistica del momento.
A farne le spese è il sempre focoso coach Bollini, a cui viene sanzionato un tecnico, per una veniale dimostrazione di carattere.
Ma forse, il temperamento del coach, da una sveglia decisa ai suoi ragazzi: alleggeriti, almeno, dal dover pensare a fischi arbitrali insulsi, cominciano ad esprimere un po’ di sana cattiveria agonistica.
Ne trae un buon profitto la difesa, che ingabbia il contropiede dei padroni di casa e recupera preziosi palloni, tramutati in facili conclusioni in attacco.
Non riesce, in ogni caso, la fuga anche perché, Dresano esprime delle buone individualità, che se nel collettivo non danno concrete preoccupazioni alla difesa avversaria, riescono in ogni modo a tenere la squadra a contatto con quell’avversaria.
Si apre così il quarto e decisivo tempo con Abbiategrasso avanti di 3 punti.
La difesa continua ad avere la sua discreta efficacia e a mantenere a distanza un Dresano sempre molto caparbio e deciso.
Gli ultimi 5 minuti, non sono certo per persone deboli di cuore, con gli ospiti che riescono a gettare ai venti tutti i buoni recuperi difensivi e con i padroni di casa che cominciano a sentire una tensione, forse troppo eccessiva.
Il peso del fallo tecnico fischiato in precedenza al coach abbiatense, fa sentire il suo peso proprio nei momenti decisivi dell’incontro: l’arbitro, decisamente influenzabile, concede alcune palle dubbie in mano agli ospiti, che le sfruttano a pieno, portandosi ad un margine di sicurezza non più colmabile (57-66 il risultato finale).
Non certo spettacolare, il gioco visto in campo e ancora troppe amnesie, non permettono una prestazione totalmente soddisfacente, ma il carattere messo in campo negli ultimi due quarti e la voglia di portarsi a casa un risultato positivo, mettono la prestazione dei ragazzi di Abbiategrasso ad un livello appena sotto.
Anche perché il campionato, riparte con incontri notevolmente più impegnativi, con formazioni d’alta classifica e se non si vuole deragliare nei risultati, anche il gioco deve fare una notevole evoluzione.

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